Civiltà del Lavoro, n. 3/2021

50 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 hiedere ad altri di intervenire, anche quando hanno il dovere di farlo per responsabilità politiche, è giusto e doveroso, ma non basta. “Per questo come Cavalieri del Lavoro attivi nel settore dell’Automotive abbiamo da- to vita a una serie di iniziative a sostegno dei nostri fornitori, autentici gioielli che rischiano di non poter più brillare”, sot- tolinea il Cavaliere del Lavoro Ali Reza Arabnia. L’industria automobilistica ha cambiato pelle molte volte nel corso dei suoi 120 anni di storia. Quali le specificità della trasformazione in atto? La trasformazione in atto negli ultimi die- ci anni con un’accelerazione particola- re dal 2018 in avanti da l’impressione di una tempesta perfetta nel settore. Poca propensione dei millennials e ancor me- no di quelli della generazione-Z ad avere un’auto propria, lo sviluppo delle forme diverse di trasporto pubblico tipo Car Sharing e lo shift verso le auto elettriche sono solo alcuni esempi di fattori che stanno condizionando le strategie dei produttori e di conseguenza dei fornitori nella nostra industria. Fino a cinque anni fa, davvero pochi cre- devano nell’auto elettrica e ancor meno in quella con la guida autonoma, li consideravano come dei concept. Oggi è un’onda inevitabile e potente che si deve affrontare con concen- trazione e azioni concrete. Come giudica gli obiettivi europei sulla decarbonizzazione? Temo che la questione non sia nella sostenibilità ma nella validità degli argomenti. È una vi- ta che molti del nostro settore stanno investendo sia nella riduzione che nella qualità dei consumi energetici ma non è un percorso che si può accelerare con delle dichiarazioni d’in- tenti superficiali. Un conto è dare l’attenzione dovuta alle richieste di mercato ed arrivarci con rigoroso impegno. Un altro che ci si faccia prendere dall’onda. C’è un problema di tem- pi che molti fanno finta di non capire. Prima di pensare di mandare l’uomo su Marte ci so- Ali Reza Arabnia C Si vince se c’è SPIRITO DI SQUADRA FOCUS A colloquio con Ali Reza ARABNIA