Civiltà del Lavoro, n. 3/2021
64 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 stato uno shock. Terribile, infinito, inatteso. Eppure la pandemia non ha pie- gato il turismo, anche se ha provato a ucciderlo, complice purtroppo la man- canza di una reale rete di sostegno, mancanza incomprensibile in un paese come l’Italia che di turismo e cultura vive. Resilienza, coraggio e determinazione degli operatori e del magnifico mon- do che si impegna ogni giorno in questo settore stanno comunque guidando la ripresa. Stiamo cercando di adattarci alla nuova normalità, come sempre mettendoci la faccia in prima perso- na, ma ancor di più consapevoli che questa esperienza ha reso evidente la necessità di promuo- vere riforme strutturali urgenti, basate sul dialogo e sul confronto costante. Non lo chiediamo solo come imprenditori, ma anche come cittadini, come italiani. Perché il nostro Paese è un pa- trimonio che non può essere messo in ginocchio da nessuno, tantomeno da un virus. Cosa chiediamo? Di essere coinvolti attivamente e concretamente nei tavoli di discussione che il governo ha delineato e che avranno anche il Pnrr – ma non solo – come punto di riferimento. In particolare, la ripartenza dovrà seguire tre linee direttrici: la valorizzazione del brand Italia (e non a caso noi, come Starhotels, abbiamo scelto di rivolgerci esclusivamen- te a fornitori tricolori, con un volano eco- nomico da oltre 70 milioni di euro di eu- ro), un maggior focus sulla sostenibilità e l’implementazione di una strategia digitale. Per quanto riguarda il primo aspetto, è es- senziale promuovere all’estero il Sistema Pa- ese, lanciando messaggi unitari e coerenti come territorio inmaniera chiara. Servono una vision e una strategia coordinata di lun- go termine per la valorizzazione dell’Italia e dell’unicità del “the Italian way of living”. Su questo fronte, la promozione del turi- smo leisure è fondamentale. Il nostro è un Paesemeraviglioso, con un patrimonio ine- guagliabile di bellezza ed eccellenze cultu- rali, enogastronomiche e manifatturiere. Dobbiamo far leva su questa ricchezza offrendo un’e- sperienza immersiva nel nostro modo di vivere che appaghi totalmente i sensi dei viaggiatori. Senza dubbio la pandemia ci ha indotto anche ad accelerare su un modello di turismo più so- stenibile rispetto al passato, che preservi l’equilibrio tra la tutela della bellezza e della ricchez- za locale e la loro promozione e condivisione. Occorre che amministrazioni pubbliche e priva- ti collaborino per ampliare l’offerta a un circuito turistico alternativo rispetto ai grandi classici, Elisabetta Fabri È Recuperiamo IL PIACERE DEL VIAGGIO FOCUS di Elisabetta FABRI
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