Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2021

28 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2021 che abbiamo una buona possibilità di vedere un aumen- to esponenziale della produttività e un progresso in eco- nomia, istruzione, salute e in molti altri ambiti della vita, inclusi gli andamenti della crescita inclusiva. Penso che a guidare tutto ciò siano tre transizioni fonda- mentali. Due di loro sono parte del programma. Una, di sicuro, è quella digitale. La seconda è la transi- zione energetica. La terza è la rivoluzione nelle scienze biomediche, nella biologia, nella sanità e nell’agricoltura. Abbiamo strumenti e tecnologie estremamente poten- ti. I prezzi del solare vanno tutti al ribasso: dieci anni fa ero in India e il carbone costava molto meno rispetto a tutto il resto, tanto che si pensava che avremmo perso la battaglia climatica solo per la crescita dell’India, per- ché avrebbe continuato a bruciare carbone per gene- rare elettricità. Adesso il solare sta diventando più che competitivo ri- spetto a molte alternative di combustibili fossili. La sfi- da è ancora grande in questa transizione, ma il costo non è più un problema insormontabile. Questa è una trasformazione. Un altro esempio è la tecnologia dei semiconduttori se- condo la Taiwan Semiconductor Manufacturing Associa- tion. L’ho presa come esempio. I semiconduttori hanno oggi una dimensione di cinque nanometri e ci sono 171 milioni di transistor in un millimetro quadro di semicon- duttore. Tra due o tre anni, arriveremo a tre nanome- tri. Questo è di fondamentale importanza perché que- sti semiconduttori alimentano l’intelligenza artificiale. Sono più veloci e a basso consumo energetico. Inoltre, rappresentano una vasta parte della transizio- ne energetica. Terzo esempio: quando abbiamo iniziato a sequenziale il Dna, 25 o 30 anni fa, il costo era di dieci milioni di dollari, poi è sceso a un milione. Ora siamo a circa 1.030 dollari, euro. Non passerà molto prima di arrivare a 500. Il se- quenziamento del Dna è uno strumento essenziale nel- la ricerca biologica. Oggi è economico, ampiamente disponibile, molte azien- de lo fanno e i giovani ricercatori ne hanno accesso per fare ricerca. Ancora: abbiamo scoperto la struttura 3D delle proteine. Molti conoscono le sequenze di aminoa- cidi nelle proteine, ma questo non basta per sviluppare un vaccino o un farmaco, perché bisogna sapere come si legano con le altre molecole. Per sapere come si legano, bisogna sapere come si piegano ed è qui che entra in gioco la struttura tridimensionale. DeepMind, gruppo di esperti di intelligenza artificiale ge- LA RICERCA IPSOS PANDEMIA, GIOVANI “SOSPESI” E DISILLUSI TRANNE GLI STUDENTI DEL COLLEGIO LAMARO POZZANI n Paese diviso: è l’Italia che emerge dall’indagine Ipsos per la Federazione Nazionale dei Cavalieri del La- voro presentata a Bologna in occasione del Convegno Nazionale 2021. La pandemia continua a tenerci in una condizione di “sospensione”, ha aumentato ansie, preoccupazioni e irritabilità per quattro italiani su dieci, ancor di più tra i giovani. Giovani che mostrano più evidentemente i segni della stanchezza, quasi dell’insofferenza per le restrizioni. Il desiderio di un ritorno alla normalità e di poter finalmente “sblocca- re” il proprio percorso di vita, messo come in stand-by dalla pandemia, è molto forte. Fino a spingerli a negare, in qualche caso (per il 17% dei 18-34enni), che la stessa pandemia rappresenti una vera emergenza: ora è prioritario tornare alla nor- malità La ricerca mostra come i livelli di conoscenza (dichiarata ed effettiva) del Piano siano limitati come anche la fidu- cia nella sua efficacia (solo il 45% pensa che sarà almeno sufficiente a recuperare la situazione economica prepandemica). Ma gli approfondimenti qualitativi dell’indagine evidenziano come ad alimentare questo scetticismo sia più che altro il ti- more che l’ennesima promessa di una “svolta epocale” possa essere disattesa. In questo, è evidente la frattura generazionale: se le persone adulte mantengono la convinzione che possa essere un’occasione di ripartenza, i giovani appaiono più lontani, meno consapevoli, più disillusi. Fanno eccezione gli studenti del Collegio Universitario dei Cavalieri del Lavoro “Lamaro Pozzani”, molto più informati e ottimisti dei loro coetanei. “Gli studenti del Collegio – si legge nel rapporto Ipsos – mostrano caratteristiche sia psicologiche sia socio-culturali nettamente diverse dalla media della loro età, con una maturazione anche dal punto di vista emotivo forte e stabile. La loro preparazione didattica, l’approccio allo studio e alla realizzazione personale, nonché far parte del Collegio Lamaro Pozzani, li rende altamente preparati, con un approccio razionale e analitico e reattivi e recettivi a ogni stimolo”. U PRIMO PIANO

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