Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2021

42 Civiltà del Lavoro ottobre • novembre 2021 Civiltà del Lavoro giugno • luglio 2021 a tecnologia e il suo progredire sono alla base dello sviluppo di gran par- te delle imprese, non solo le nuove, ma anche quelle più strutturate che già da tempo sono sul mercato. L’aggiornamento tecnologico è condizio- ne del permanere della efficienza necessaria a fronteggiare la competi- zione. Non necessariamente la tecnologia si esaurisce nel digitale, ma è assolutamente vero che il digitale oggi pervade trasversalmente ogni settore costituendo un elemento imprescindibile per lo sviluppo delle imprese. Questa pervasività la possiamo cogliere sia dal punto di vista delle infrastrutture digitali abi- litanti, sia come l’oggetto stesso dell’atti- vità di impresa. Se da un lato l’elettronica digitale compor- ta significativi investimenti per lo svilup- po di nuovi prodotti selezionando perciò al rialzo le dimensioni dei possibili attori, dall’altro la digitalizzazione comporta la possibilità di sviluppare nuovi modelli or- ganizzativi e sviluppi software che richie- dono soprattutto capacità di ideazione innovativa che rompa schemi e abitudini consolidate, certamente maggiormente compatibili con nuove imprese di giova- ni imprenditori. L’innovazione è dunque un processo com- plesso, composto da offerta ma anche da una domanda che deve essere qualifica- ta e strategica. In questo quadro, molto possono fare gli imprenditori italiani, in- crementando la propria propensione all’investimento e al rischio e, soprattutto, aprendo la mente all’innovazione che la digitalizzazione consente. Moltissimo, però, può e deve essere fatto dal pubblico, Stato, enti locali e società econo- miche di proprietà pubblica, continuando gli investimenti necessari alla infrastrutturazio- ne digitale del Paese. Fibra ottica e moderne reti radiomobili 5G sono l’indispensabile premessa per consentire alle migliori energie imprenditoriali di esprimersi innovando in un Paese come l’Italia, ca- L Non c’è impresa SENZA TECNOLOGIA di Stefano BORGHI FOCUS Stefano Borghi