Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

111 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 di quanto di buono avevamo fatto fino ad allora. Dopo tanto impegno, oggi mi posso guardare indietro con la serenità di avere un’azienda solida e proiettata anche ai mercati internazionali. Esportiamo in oltre 100 paesi. Quanto è importante il legame con il territorio per un imprenditore e, in particolare, per la sua azienda? L’azienda trova la sua energia dal tessuto sociale e terri- toriale in cui è collocata. Vicenzi supporta la stagione li- rica areniana ormai dagli anni ’80 e più di recente spon- sorizza l’esposizione della Stella Cometa in piazza Bra, l’enorme archiscultura simbolo del Natale veronese. I nostri 4 stabilimenti produttivi sono tutti ubicati orgo- gliosamente in Italia, San Giovani Lupatoto e Bovolone nel veronese, Nusco in provincia di Avellino, Fiorenzuola d’Adda nel piacentino. Anche la nostra sede legale e am- ministrativa è in Italia. È, quest’ultimo, un aspetto che è spesso sottovalutato nel rendere merito alle imprese e a quegli imprenditori che contribuiscono al proprio ter- ritorio anche attraverso la tassazione. Da anni il settore della ristorazione, e anche della pa- sticceria, gode di maggiore attenzione sui media con numerosi programmi dedicati. Questa tendenza in qualche modo si è riverberata in qualche aspetto del- la sua attività? Certamente la passione degli italiani per la preparazio- ne dei dolci ci aiuta a mantenere attuali prodotti storici come il savoiardo Vicenzovo, ingrediente immancabile nella ricetta del Tiramisù, o il nostro Amaretto, a cui so- no affezionato come ad un primogenito, proprio perché è stato il mio primo biscotto di pasticceria industrializ- zato. Sono prodotti importanti non solo per il Gruppo Vicenzi, ma anche perché appartenenti al grande patri- monio della tradizione pasticcera italiana. Come ricorda il giorno della cerimonia in Quirinale? Per mia indole, non ho mai cercato le onorificenze e mi trovo molto più a mio agio tra le linee di produzione, con i miei fidati collaboratori della produzione e della Ricerca e Sviluppo che nelle cerimonie. Devo tuttavia ammettere che ritrovarsi al cospetto del Presidente della Repubbli- ca Sergio Mattarella nella splendida cornice del Quirinale è stata per me una grande emozione, soprattutto quan- do inaspettatamente rispetto alle regole del cerimonia- le il Presidente mi ha augurato pronta guarigione. Aveva notato il mio braccio recentemente infortunato giocan- do a tennis in giardino con uno dei miei otto nipoti.

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