Civiltà del Lavoro, n. 6/2021

52 Civiltà del Lavoro dicembre 2021 FOCUS di Giovanni ARVEDI Sfida epocale per la SIDERURGIA EUROPEA cciaieria Arvedi fa parte del Gruppo Arvedi, una società italiana a condu- zione familiare, con un fatturato annuale di cinque miliardi di euro e una produzione di circa cinque milioni di tonnellate di prodotti siderurgici, impiegando 4mila persone. Acciaieria Arvedi è stata da me fondata 30 anni fa, quale evoluzione di una precedente azienda siderurgica basata su un forno elettrico che produceva bramme e bil- lette in acciaio di qualità. È l’implementazione del pensiero matu- rato in anni di lavoro, di esperienza, di ri- cerca e di umile confronto con università e centri di ricerca nel mondo. Una convin- zione tecnica che, a dispetto delle tecno- logie esistenti, fosse possibile produrre coils, anche di spessori ultrasottili, attra- verso un ciclo continuo ed estremamente compatto, che dall’acciaio liquido arriva al nastro in soli cinque minuti, sfruttando appieno il contenuto energetico del ma- teriale di partenza, ottenendo un prodot- to di qualità non ottenibile dagli impian- ti convenzionali o da altre tecnologie da bramma sottile. Denominata Tecnologia Arvedi ESP, e co- perta da 460 brevetti, ha ottenuto i mi- gliori risultati in termini di: sostenibilità (zero emissioni di CO 2 ); precisione e costanza del prodotto laminato; produttività (oltre due milioni di ton/anno per ogni linea ESP); eccezionali risparmi energetici e costi molto competitivi. Chiaramente gli ottimi risultati mostrati negli anni dal Gruppo Arvedi non sono dovuti solo alla tecnologia, basata su idee che 30 anni fa sembravano visionarie, ma anche ad una for- za lavoro dedicata, impegnata professionalmente a raggiungere gli obiettivi prefissati. I ri- sultati scientifici e tecnologi conseguiti da questa invenzione mi sono valsi i più prestigio- si riconoscimenti internazionali del settore siderurgico, che desidero condividere proprio con tutti i miei dipendenti. Nel corso di 60 anni la nostra azienda non ha mai distribuito dividendi. Tutti i profitti so- no stati reinvestiti in modo da trasformare un sito vergine nella realtà che vediamo oggi. A Giovanni Arvedi