Civiltà del Lavoro, n. 1/2022
12 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2022 PRIMO PIANO Foto Aleandro Biagianti ©AGF di Ignazio VISCO Transizione ecologica E FINANZA SOSTENIBILE Ignazio Visco N egli ultimi anni la finanza sostenibile è cresciuta in misura rilevante. Nel 2020, secondo la Global Sustainable Invest- ment Alliance, oltre 35mila miliardi di dollari erano impiegati in investimenti sostenibili, il 54% in più rispetto al 2016. I fondi sosteni- bili hanno attratto flussi netti per un valore di oltre 50 miliardi di dollari, più del doppio rispetto al 2019. Se- condo stime recenti, nel 2021 le emissioni di obbliga- zioni verdi o sostenibili ammontano a oltre 400 miliar- di di dollari; quelle in essere si attesterebbero ormai a quasi 1.500 miliardi. La forte espansione di questo mercato rappresenta una significativa opportunità per le banche che si impegne- ranno per finanziare direttamente progetti sostenibili o sviluppare servizi e prodotti con lo scopo di favorire gli investimenti della clientela. Gli obiettivi di neutralità climatica da raggiungere nei prossimi decenni richiedono, peraltro, una mole anco- ra più elevata di finanziamenti, al fine di modificare ra- dicalmente il modo in cui produciamo, trasportiamo e utilizziamo energia. Secondo l’Agenzia internazionale dell’energia, entro il 2030 gli investimenti in tecnologie pulite dovranno triplicare a livello globale, raggiungen- do i 4mila miliardi di dollari. Per mobilitare una tale quantità di risorse occorre il pieno coinvolgimento del sistema finanziario, oggi fre- nato dalla scarsa qualità delle informazioni sui rischi le- gati al clima, che risulta decisamente inferiore a quella dei dati di natura finanziaria, quali quelli che riguarda- no i rischi di credito e di mercato. Questo problema è in parte originato anche dalla mancanza di una defini- zione generalmente accettata del rischio di sostenibili- tà. Nel caso del rischio di credito, ad esempio, la defini- zione comune considerata dagli investitori porta a una elevata correlazione dei meriti di credito assegnati alle imprese dalle diverse agenzie di rating. Per il rischio di sostenibilità, invece, l’esistenza di definizioni molto di- verse, che vanno da quelle che considerano solo gli ef- fetti finanziari nel breve termine a quelle che contem- plano anche l’impatto a più lungo termine, si riflette in una correlazione bassa tra i cosiddetti punteggi Esg (En- vironmental, Social, Governance) assegnati dalle diver- se agenzie specializzate. Migliorare la valutazione di rischi finanziari legati al cli- ma, facilitandone l’integrazione negli investimenti, richie- Pubblichiamo il capitolo sulla transizione ecologica e la finanza sostenibile del discorso del Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco al Convegno annuale dell’Associazione Europea del Diritto Bancario e Finanziario tenuto a Milano il 26 novembre 2021
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