Civiltà del Lavoro, n. 1/2022

23 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2022 Foto pitinan © 123RF.com GIAMPIERO MAIOLI, nominato Cavaliere del Lavoro nel 2019, è senior country officer di Crédit Agricole in Italia dal 2012. Ha contribuito e coordinato al programma di sviluppo di Crédit Agricole che ha portato a costituire un Gruppo con 17.500 collaboratori, ai vertici del sistema per solidità e redditività, assicurando un forte sostegno all’economia dei territori di riferimento PRIMO PIANO damento globale, rendendo la finanza verde una parte essenziale del proprio progetto di responsabilità socia- le d’impresa. In ultimo, nel 2021, ha aderito alla Net Ze- ro Banking Alliance, impegnandosi a raggiungere le zero emissioni entro il 2050, non solo per le attività dirette ma anche per gli investimenti e i finanziamenti. Proprio in merito alla tematica creditizia le banche han- no deciso di adottare una visione a 360° che possa con- siderare e valorizzare gli aspetti dei fattori Esg nella lo- ro globalità. Lo scoring Esg del credito va proprio nella direzione di integrare e migliorare l’analisi al momento della concessione. Grazie a questo progetto verrà acce- lerata la risposta al mercato nella valutazione del posi- zionamento Esg delle aziende e soprattutto verrà sempre più riconosciuto che il valore di un’azienda cresce di pari passo con gli investimenti in sostenibilità, in digitalizza- zione e con l’adozione di modalità gestionali trasparenti. La transizione verso un’economia sempre più sosteni- bile non è però l’unica sfida. Il nostro Paese e, con esso, il sistema finanziario devono continuare ad operare per mantenersi competitivi grazie all’attenzione per l’innova- zione e il capitale umano. Più in generale, si rivelerà cru- ciale l’abilità di affiancare a questo impegno la capacità di individuare le opportunità che si celano nelle difficoltà. Si pensi al perdurare, almeno nel breve termine, della crisi energetica con il relativo aumento del prezzo delle commodities e il conseguente impatto sulla sostenibili- tà economica di aziende e filiere. Oppure ad un tasso di inflazione a livelli che non si vedevano dal 2008 o, anco- ra, all’incertezza sullo scenario dei tassi. Sono solo alcu- ne delle difficoltà che il tessuto economico italiano de- ve affrontare nella gestione del quadro post pandemico, ma le banche sono attrezzate per accompagnare impre- se e famiglie nell’affrontarle, aiutandole al contempo ad intercettare le significative opportunità che si presen- tano, come il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Le aziende che lo sapranno sfruttare potranno vedere au- mentato esponenzialmente il loro vantaggio competitivo. In conclusione, siamo convinti che saranno tre le priori- tà strategiche del settore bancario italiano nei prossimi anni: la sostenibilità come parte integrante della tran- sizione ambientale e dell’inclusione sociale, l’innovazio- ne come abilitatore della trasformazione tecnologica e il capitale umano come abilitatore principale dell’inno- vazione e valorizzazione dei talenti. A queste priorità dovrà, però, essere sempre affiancata l’attenzione per le imprese e le famiglie, da sempre soggetti chiave per tutte le banche . Sostenibilità, innovazione e capitale umano sono i driver che da ora in poi dovranno guidare l’azione degli istituti di credito. Il tutto senza dimenticare le questioni d’attualità, che vedono il tessuto economico italiano affrontare le incertezze legate alla crisi energetica e l’uscita dalla pandemia

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