Civiltà del Lavoro, n. 1/2022

33 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2022 FOCUS CONVEGNO NAZIONALE DEI CAVALIERI DEL LAVORO Roma - 24 settembre 2022 to che l’età della pietra è finita non perché sono finite le pietre – afferma il Cavaliere del Lavoro –. È con questo spirito che ho iniziato nel 1974 a fare le batterie e ho pen- sato a come potevo competere, da Monterubbiano nel- le Marche, con le grandi aziende del mondo. Ed è allora che ho cominciato a lavorare sull’efficienza energetica”. Vitali ricorda la sperimentazione fatta con un primo vei- colo elettrico all’inizio degli anni Novanta, condotta con l’obiettivo di farsi trovare pronti quando si sarebbe svi- luppata la domanda per le batterie di questo tipo; ram- menta a seguire le applicazioni delle batterie agli ioni di litio a partire dal 2008 su veicoli per il trasporto pubbli- co e successivamente spiega il progetto realizzato con la Seri Industrial per controllare l’intero ciclo produtti- vo, dall’approvvigionamento delle materie prime al rici- clo dei prodotti finiti a fine vita, delle batterie al piom- bo. Quotata sul mercato Mta di Borsa Italiana l’azienda opera con due imprese operative – Fib e Seri Plast – e conta 14 stabilimenti, la maggior parte dei qua- li in Italia. “Un progetto dalla culla alla tomba”, come lo definisce Vitali, perché si tratta di un’applicazione di economia circolare nel vero senso della parola. “Lo stesso obiettivo lo abbiamo per il litio”, racconta l’imprenditore, che nel corso del suo intervento illustra ai Ca- valieri del Lavoro anche alcuni dettagli operativi circa l’avanzamento del pro- getto per il recupero delle batterie al litio citando i due stabilimenti coinvolti a Teverola, in provincia di Cesena. Le applicazioni riguardano sia il settore industriale che quello automotive. Sperimentazioni precedenti hanno fatto apprezzare il progetto anche alla Marina Militare italiana e oggi, racconta Vitali, “stiamo lavorando affin- ché i primi sommergibili europei possano essere dotati di batterie al litio. Ci sono ancora delle difficoltà da su- perare ma riteniamo che sia un progetto applicabile”. Infine, Vitali fa un’ultima precisazione. Poiché molti gli chiedono se effettivamente per il litio si dipenda dalle importazioni dalla Cina l’imprenditore specifica che si tratta solo del 6%, il resto si trova in altri paesi del mon- do. “La nostra miniera può essere il riciclo – conclude –. Siamo convinti che potremmo recuperare l’85% di tutti i metalli utilizzati nella produzione della batteria”. IL DIBATTITO FRA I CAVALIERI DEL LAVORO Partecipato e ricco di spunti è stato, infine, il dibatti- to che ha fatto seguito agli interventi programmati. So- no intervenuti i Cavalieri del Lavoro Franco Manfredini, Francesco Averna, Francesco Merloni, Marco Bonomet- ti, Fabio Storchi, Gianfelice Rocca, Guglielmo Bedeschi, Marco Nocivelli, Antonio D’Amato, Enrico Loccioni e Francesca Cozzani. “Le imprese come la mia – ha affermato Franco Man- fredini , presidente di Casalgrande Padana, specializzata nella produzione di gres porcellanato – sono sottoposte all’Emission Trading System, oneri stabiliti dall’Unione Europea, proporzionati alle emissioni di CO2. Questo meccanismo allo stato attuale ha raggiunto la margina- lità, l’utile delle nostre imprese. Vanno considerati be- ne quali sono i costi per un sistema industriale sotto- posto a queste regole. Nessuna impresa ha bisogno di una legge che gli dica cosa fare per essere competitiva, perché è la stessa competizione che suggerisce a noi di fare le cose che sono utili perché l’im- presa sia competitiva non solo sul pia- no economico, ma anche dal punto di vista dell’impatto ambientale”. Il Cavaliere del Lavoro FrancescoAverna ha ricordato come nel 1984 l’Italia estrae- va 26 miliardi di metri cubi di gas a fron- te dei 3,6 miliardi attuali su un totale di fabbisogno che è intorno ai 70-75 mi- liardi. “Mi chiedo: se dovesse rimanere questa tempesta di prezzi, cosa si può fare per cercare di ridurre la dipenden- za energetica nazionale dalle fonti ester- ne o comunque per dare un segnale al- le imprese, soprattutto le imprese medie e piccole che in questo momento stanno soffrendo?”. Sull’impatto dei consumi domestici ha posto l’accento Francesco Merloni , presidente onorario Ariston Ther- mo SpA. “Il consumo domestico dell’energia rappresen- ta intorno al 30% di tutto il consumo. Attualmente c’è un sistema molto importante, quello delle pompe di calore, che riducono il consumo dell’energia elettrica, portan- do certamente lo stesso calore e riscaldando agli stes- si livelli l’acqua sanitaria, intorno al 70% o anche di più. Questo è un sistema che va molto incoraggiato nel no- stro Paese e noi stiamo producendo queste pompe di calore e le vendiamo particolarmente in tutta Europa”. “È chiaro a tutti – ha sottolineato Marco Bonomet- ti, presidente e amministratore delegato OMR Holding, industria del settore automotive – che siamo per la so- stenibilità ambientale. Dobbiamo tuttavia tener conto che, così come è impostata, questa transizione energe- tica avrà un grosso impatto sociale. Vorrei inoltre dire che la transizione energetica deve tenere conto di una

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