Civiltà del Lavoro, n. 1/2022
48 Civiltà del Lavoro gennaio • febbraio 2022 FONDAZIONI più innovative emestieri tradizionali a rischio di estinzio- ne. E ancora, tra le molteplici esperienze che andranno in scena, sarà possibile ammirare un allestimento ispi- rato alla Madama Butterfly di Puccini firmato dal regista statunitense Robert Wilson e ritrovare nelle acque della laguna il famoso Eilean, yacht costruito in Scozia nel 1936 e restaurato in Italia da un team di maestri specializzati. Riflettori puntati anche sulla moda e sulle “genealogie dell’ornamento”, che presenteranno un lato inedito e sorprendente di prestigiose maison con i loro artigia- ni al lavoro. Un palcoscenico espositivo dunque in cui i maestri d’ar- te europei incontrano le eccellenze e la creatività giap- ponesi, a cui Homo Faber dedica sezioni tematiche che mostrano le tecniche più antiche come la tessitura del- la seta, la lacca, la tintura dei tessuti e l’arte del kimono. Si inizia così dalla sezione I virtuosi della porcellana , un omaggio alla porcellana contemporanea con opere cre- ate da maestri ceramisti giapponesi ed europei accom- pagnate da esemplari delle manifatture di Meissen, Sèv- res, Nymphenburg, Bernardaud per poi scoprire, nella sezione Il giardino delle 12 pietre , dodici tra i “Tesori Na- zionali Viventi del Giappone”, appellativo che il Paese del Sol Levante attribuisce ai suoi migliori maestri artigiani. Tra le opere selezionate, allestite in uno spazio ispirato ai tradizionali giardini giapponesi, un’arpa laccata con tec- nica urushi, raffinati kimono di squisita fattura, cerami- che Bizen e un cesto per fiori in bambù. Ma il viaggio nelle creazioni di eccellenza del Nihon pro- segue, e se nella sezione Gli atelier delle meraviglie i do- dici “Tesori Nazionali Viventi” vengono ritratti mentre danno vita alle loro creazioni, impiegando anche tecni- che antiche che vanno dalla tintura yuzen alla tessitura kasuri, nello spazio Italia e Giappone: le relazioni mera- vigliose , curato direttamente da Fondazione Cologni, si esplora il dialogo tra i mestieri d’arte italiani e la tradi- zione nipponica attraverso manufatti di pregio ispirati dai motivi decorativi tipici del Giappone. A rinnovare questa celebrazione del bello e del valore dell’alto artigianato e ad approfondire la riflessione di Homo Faber sulle potenzialità dei mestieri d’arte come I mestieri d’arte costituiscono un patrimonio di bellezza, lavoro e cultura: la vera sostenibilità è la felicità del fare, e del fare bene Venezia, il Chiostro Palladiano. Per gentile concessione della Fondazione Giorgio Cini - © Matteo De Fina
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