Civiltà del Lavoro, n. 2/2022
16 Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 Elio Giovati, Presidente della Federazione Nazionale dei Maestri del Lavoro CONOSCENZA E COMPETENZA PER LE GIOVANI GENERAZIONI lio Giovati, rieletto il primo marzo 2022 Presidente della Federazione Nazionale Maestri del Lavoro, nel suo intervento al Quirinale in occasione del Primo Maggio ha sottolineato come la Festa del Lavoro “ci im- pegna in un patto ideale di alleati delle Istituzioni, delle imprese, delle famiglie, delle giovani generazioni, per un servizio di testimonianza spontaneo, libero, gratuito alla Comunità che ci è prossima ed in partico- lare ai giovani”. “Alle giovani generazioni - ha continuato Giovati - noi Maestri del Lavo- ro ci impegniamo, nel quotidiano, a donare: conoscenza, competenza il know-how accumulato in anni di professione, arricchito dalla didattica della vita; cerchiamo inoltre di far emergere le loro capaci- tà, infondiamo passione e coraggio”. Regaliamo tempo e sapienza entrando nelle scuole in virtù di un Protocollo d’intesa siglato con il Ministero dell’Istruzione, che ci riconosce la valenza formativa, per coinvolgere ragazze e ragazzi nei nostri progetti di testimonianza Scuola-lavoro e cultura del- la sicurezza”. Al progetto collaborerà anche la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro. E Sergio Mattarella e Maurizio Sella SICUREZZA PRIORITÀ DEL GOVERNO La sicurezza rimane una priorità ineludibile, anche alla luce del quotidiano drammatico bollettino di vittime, per le quali in questa solenne circostanza ribadisco, esten- dendolo alle rispettive famiglie, il mio più sincero e pro- fondo cordoglio. Anche il linguaggio deve cambiare: non sono “morti bianche”, definizione troppo assolutoria e consolatoria. La sicurezza sul lavoro è una priorità del governo. Nell’ultimo anno abbiamo rafforzato l’impian- to normativo e legislativo, supportato e valorizzato il ruolo dell’Inail quale player istituzionale pubblico del- la sicurezza, nonché potenziato il personale dell’Ispet- torato Nazionale del Lavoro, per incrementare il nume- ro delle ispezioni. Ma non c’è solo l’aspetto repressivo. Serve anche un grande patto sociale, culturale ed economico per con- trastare il fenomeno degli infortuni e incidenti sul luogo del lavoro. Un capitolo importante per sconfiggere l’insi- curezza è rappresentato anche dalla lotta al sommerso. RIFORMA DEGLI AMMORTIZZATORI E POLITICHE ATTIVE Ma l’insicurezza sul lavoro è anche la conseguenza della svalutazione del lavoro e della sua frammentazione. Nel nostro Paese abbiamo quasi 4 milioni e mezzo di piccole e microimprese con oltre 6 milioni di posizioni lavorati- ve, di cui quasi un quarto a tempo determinato; a fron- te di 24 mila “medie imprese” e 4 mila “grandi” con 6 milioni di posizioni lavorative complessive di cui oltre l’85% a tempo indeterminato. I lavoratori immigrati in Italia sono oltre 2 milioni e 300 mila: vengono prevalen- temente impiegati in lavori stagionali, nel lavoro dome- stico, in agricoltura e in quota crescente nella logistica, e la loro retribuzione media è inferiore di oltre il 30% a quella media di un lavoratore italiano. E per aumentare la sicurezza sociale, proprio in un qua- dro così articolato del mondo del lavoro e, soprattutto, per meglio accompagnare i processi di transizione in atto nella nostra economia, in questi mesi abbiamo raf- forzato le politiche di sostegno ai lavoratori disoccupa- ti o a rischio di disoccupazione, con una riforma degli ammortizzatori sociali strutturalmente collegata con le politiche attive. PRIMO MAGGIO
Made with FlippingBook
RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=