Civiltà del Lavoro, n. 2/2022

23 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 Foto yanadimitrova © 123RF.com lia: da novembre sarà obbligatorio per accedere a tutti i concorsi e sarà la piattaforma per tutte le procedure di mobilità. Abbiamo raccolto il grido di dolore dei sindaci all’assemblea Anci a Parma dello scorso novembre, at- tuando una serie di interventi che permetteranno alle amministrazioni territoriali di realizzare almeno 15mila assunzioni l’anno a tempo determinato e di recuperare in cinque anni i 70mila posti persi nell’ultimo decennio. Proprio perché sappiamo che i tempi stringono, abbia- mo affiancato a tutto questo una piattaforma di servizi a supporto di Regioni, Province e Comuni, schierando la potenza di fuoco di Cassa Depositi e Prestiti, Invitalia eMedioCredito Centrale per assistere gli enti in tutte le fasi, dalla partecipazione ai bandi al monitoraggio e al- la rendicontazione. Un accompagnamentomai più visto dai tempi della Cassa per il Mezzogiorno. Alcuni primi bandi per il reclutamento di personale hanno raccolto scarse adesioni: quali modifiche so- no state apportate? In realtà è accaduto soltanto per il “concorso Sud”, ban- dito l’anno scorso a marzo per la selezione di 2.800 tec- nici per tre anni. Ma l’impianto di quel concorso era fi- glio di una norma della legge di bilancio 2021, dunque del governo Conte 2, e ci ha permesso di imparare dagli errori: è evidente che, se si vuole rendere la Pa attratti- va per i professionisti, proporre loro contratti a tempo determinato per tre anni con retribuzioni medio-basse non funziona. Abbiamo la controprova: quando abbiamo reclutato, at- traverso “inPA”, mille esperti per la semplificazione nelle Regioni, offrendo incarichi di collaborazione professio- nale e compensi fino a 100mila euro, abbiamo ricevuto oltre 61mila candidature. Le nostre riforme, dalla revi- sione delle modalità di accesso alle nuove carriere, dal- lo sblocco del salario accessorio per premiare la produt- tività e il merito alla modifica dei sistemi di valutazione, dalla performance a un investimento senza precedenti sulla formazione, servono proprio a rendere la Pubbli- ca amministrazione appetibile a chi finora non l’ha con- siderata come uno sbocco professionale adeguato, ma come un settore rifugio, a bassa produttività e a basso reddito. La rivoluzione è in corso. Dallo scoppio della guerra in Ucraina abbiamo intensificato il lavoro sulle semplificazioni energetiche, varando in pochi mesi un ampio ventaglio di misure a sostegno del “salto verde” del Paese, tra cui quella che prevede e agevola l’installazione di pannelli fotovoltaici su tutti gli edifici pubblici non sottoposti a vincolo architettonico

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