Civiltà del Lavoro, n. 2/2022

25 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 Fotomagicpictures © 123RF.com lo per la creazione del sito. Per il progetto Syllabus, de- dicato alla formazione digitale dei dipendenti pubblici, abbiamo chiesto ai top player del settore tecnologico, nazionali e internazionali, pubblici e privati, di mettere a disposizione gratuitamente, nella fase di lancio, pac- chetti formativi. Il 19 maggio il Dipartimento della Fun- zione pubblica ha pubblicato un avviso per selezionare manifestazioni d’interesse per la fornitura gratuita dell’i- dentità digitale Spid a tutti i dipendenti pubblici che ne faranno richiesta. I fornitori sanno bene quanto sia im- portante, anche per il sistema delle imprese, poter con- tare su una Pa più digitale. Molti sostengono che con la guerra in Ucraina e le sue conseguenze energetiche ed economiche il Pnrr an- drebbe profondamente rivisto. Qual è la sua opinione? Come ho già detto, il Pnrr è un contratto: soldi in cambio di riforme. Prevede reciprocità: l’Europa trasferisce le ri- sorse raccolte indebitandosi sui mercati, acondizioneche gli Stati membri rispettino gli impegni e i cronoprogram- mi negoziati con la Commissione europea. L’Italia ha una responsabilità in più, in quanto principale beneficiaria dei fondi del Next Generation Eu: 191,5 mi- liardi di euro, tra contributi a fondo perduto e prestiti, su 750 miliardi complessivi. Dunque, nessun rinvio e nessuna riscrittura, che ci fa- rebbe perdere la credibilità acquisita in questi 15 mesi di governo, ma soltanto un doveroso aggiornamento degli investimenti all’aumento dei prezzi delle materie prime. Vero è che la guerra in Ucraina ha fatto emergere la ne- cessità di proseguire con determinazione nel processo di integrazione europea per rispondere in maniera con- divisa alle grandi sfide del futuro: l’autonomia energeti- ca e la sicurezza su tutte. Questo lo spirito aleggiato al Consiglio europeo di Ver- sailles del 10-11 marzo. Questa la direzione indicata a Strasburgo, nei loro in- terventi del 3 e del 9 maggio, dal nostro presidente del Consiglio, Mario Draghi, e dal presidente francese Em- manuel Macron: un’Europa più forte e più sovrana, da realizzare anche con una modifica dei Trattati e con una revisione delle regole di bilancio quando finirà la sospen- sione del Patto di stabilità e crescita. Io penso che il conflitto russo-ucraino, con la sua dram- maticità, ci abbia posto con urgenza davanti alle fragilitàe alle dipendenze che abbiamo troppo a lungo trascurato. Per questo è necessaria una risposta ancora più netta di quella che l’Europa è riuscita a dare alla crisi scatenata dalla pandemia con il Next Generation Eu: un Next Ge- neration Eu 2 che stavolta non sia rivolto a finanziare 27 diversi piani nazionali, ma a rafforzare la sovranità eu- ropea su energia e difesa comune. Lo abbiamo imparato con il Covid-19 e non dobbiamo più dimenticarlo: nessuno si salva da solo. La salvezza è nell’Europa.

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