Civiltà del Lavoro, n. 2/2022
34 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 di Ugo SALERNO Aumento dei prezzi e burocrazia rallentano LA CAPACITÀ DI SPESA l Piano nazionale di ripresa e resilienza è uno strumento chiave per rilan- ciare il Paese dopo la crisi pandemica, favorire la transizione ecologica e digitale, quindi lo sviluppo della nostra economia. Sarà possibile attuare tutto ciò grazie all’ingente mole di risorse che arriverà in Italia: per l’e- sattezza, entro il 2026, il nostro Paese avrà a disposizione 191,5 miliardi di euro (di cui 122,6 in prestito e 68,9 a fondo perduto), ovvero il 38% dei contributi europei. Diversi fondi andranno a imprese ed enti territoriali che giocheranno un ruolo primario, di fondamentale importanza in ottica passag- gio a fonti rinnovabili e transizione digitale. In questo scenario sarà necessario prima di tutto rispettare la tabella di marcia – piut- tosto stringente – insieme al contenuto dei progetti: condizioni propedeutiche al conti- nuo ottenimento dei fondi da parte dell’Ue. La velocità che impone la Comunità euro- pea, però, si scontra con i tempi burocra- tico-amministrativi del nostro Paese: il ri- sultato è il rallentamento della costituzione dei progetti. A conferma di ciò, anche una relazione dell’Ufficio parlamentare di bilan- cio (Upb) – un organismo indipendente che controlla la trasparenza delle finanze pub- bliche – ha messo in luce come nel 2021 ci sia stata una realizzazione degli interven- ti del Pnrr inferiore a quanto inizialmente ipotizzato (erano stati immaginati investi- menti per 13,7 miliardi di euro, a fronte dei 5,1 che sono stati effettivamente spesi e riguar- danti per la maggior parte progetti già in essere). Ed è anche per questo motivo che il go- verno, attraverso istituzioni e osservatori, ha avviato una poderosa macchina di controllo e monitoraggio dell’implementazione del programma di spesa. La difficoltà di accelerare la capacità di spesa, come accennato, deriva in particolare da procedure e burocrazie macchinose, ma anche dall’aumento dei prezzi delle commodity e dalla mancanza di strutture tecniche volte a seguire il progetto fin dalla fase embrionale. Quest’ultima criticità si rileva per lo più nei centri meno popolosi, che per questo motivo potrebbero non riuscire a far fruttare i contributi che arriveranno (in totale sono 49 i mi- liardi di euro previsti per i comuni): questo è un nodo cruciale per il mantenimento degli impegni sul territorio. Si rende quindi necessario sviluppare una cultura di affiancamen- Ugo Salerno I
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