Civiltà del Lavoro, n. 2/2022
37 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 LE TAVOLE ROTONDE DI “CIVILTÀ DEL LAVORO” Il buon funzionamento della giustizia non è una priorità solo per le imprese o per l’economia del Paese. È una urgenza che riguarda lo stato di salute della democrazia. Parte da questa consapevolezza la Tavola Rotonda promossa lo scorso 5 aprile dal Comitato editoriale di Civiltà del Lavoro, con l’obiettivo di dedicare un approfondimento alla giustizia civile e, in particolare, ai problemi causati dai ritardi nei procedimenti che riguardano le attività di impresa per cui esistono sezioni specializzate. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza individua nella lentezza di realizzazione di alcune riforme strutturali un forte limite al potenziale di crescita dell’Italia. Per fare un esempio, i tempi di recupero dei crediti per via giudiziale, nel nostro Paese, sono quasi doppi rispetto alla media dei paesi dell’Unione europea. Oltre alle perdite economiche determinate dai costi diretti per la lentezza dei giudizi, c’è la perdita di Pil dovuta allo scoraggiamento degli investitori stranieri ad operare nel nostro Paese. “La frammentazione del diritto – si legge in un recente report realizzato dalla Farnesina – la farraginosità del sistema e i tempi lunghi della giustizia, insieme alla pesantezza della burocrazia, scoraggiano moltissimo gli investitori”. Di questi temi hanno discusso: Maurizio Sella , presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro, Francesco Rosario Averna , presidente del Comitato editoriale di Civiltà del Lavoro, Francesco Gianni , avvocato e fondatore dello Studio Gianni&Origoni, Stefano Micossi , direttore generale Assonime, Alida Paluchowski , presidente Sezione Fallimentare Tribunale di Milano e Luciano Panzani , magistrato già presidente Corte d’Appello di Roma Quali priorità per una giustizia più veloce?
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