Civiltà del Lavoro, n. 2/2022
47 FOCUS Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 Lorpm XXXXXXXXXXX di NOME COGNOME Alla ricerca della qualità NELLA GIUSTIZIA A colloquio con Daniela PIANA alla sua esperienza presso il Gruppo di ricerca sulla giustizia dell’Ocse, co- me valuta la situazione della giustizia italiana, specie nei suoi effetti sull’e- conomia e l’attrazione di investimen- ti, rispetto agli altri paesi industrializzati? La promozione della qualità della giustizia rappresenta ormai da molti decenni uno dei temi di assoluta priorità nell’agenda delle organizzazioni internazionali, siano esse di natura governativa – o intergovernativa – siano esse di natura non governativa (come i think tank, per esempio). Il vastissimo repertorio di strumenti e strategie che so- no stati elaborati e usati merita essere osservato a par- tire da una griglia a due entrate, per così dire, o a due dimensioni. La prima riguarda il significato che la parola qualità ha assunto nel tempo. Qualità è un termine mol- to astratto e al contempo poliedrico, la cui significazio- ne specifica è dipesa anche dalla congiuntura storica e dal contesto in cui di volta in volta le politiche di qualità della giustizia si sono declinate. Facciamo un esempio. Negli anni ‘90 del secolo scorso l’Ue ha promosso la qua- lità della giustizia nell’area dell’Europa centrale e orien- tale facendo innanzitutto riferimento alla creazione delle garanzie di indipendenza della magistratura e alle norme di carattere processuale che attengono al contradditto- rio e al diritto delle parti. Si tratta con assoluta evidenza di una parte importante e ineludibile della “qualità”, ancorché non possa essere considerata esaustiva di tutte le qualità che sono neces- sarie per avere una “giustizia” di qualità. Ciò è a tal pun- to vero che nella stessa area, solo alcuni anni più tardi, ossia nell’ultimo scorcio di millennio e nei quattro an- ni antecedenti l’adesione della maggior parte dei paesi di quella parte del mondo allora candidati alla member- ship europea, si iniziarono ad attuare politiche di effi- cientamento e modernizzazione del sistema giudiziario che rientravano sempre nel menu delle strategie di pro- mozione della qualità della giustizia, ma che avevano co- me obiettivo e come ambito di azione, rispettivamente, il miglioramento dei tempi di risposta della giustizia e la macchina organizzativa di quest’ultima. E per quanto riguarda la seconda dimensione? La seconda entrata della griglia riguarda la dimensione dei meccanismi di promozione. Promuovere è un ter- mine “ombrello” che significa molte cose diverse a se- conda dei contesti e, anche, degli attori che se ne fanno promotori. Facciamo degli esempi. Si promuove finan- ziando delle riforme che i governi si impegnano a fare. Si promuove la qualità mettendo in atto politiche che promuovono la circolazione di buone prassi e, quindi, processi di apprendimento orizzontale. D Daniela Piana, membro del gruppo Justice Ocse
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