Civiltà del Lavoro, n. 2/2022
63 FOCUS Foto scharfsinn86 © 123RF.com Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 mano a mano delle soluzioni più com- patibili dal punto di vista dell’economia circolare”. La meno compatibile è sicu- ramente la discarica, eppure se gestita bene, per esempio con delle coperture tali da renderla un impianto, è in grado di generare metano. Il gradino appena superiore è quello dei termovalorizzatori. “Gli impianti attuali – precisa Salerno - non emettono dios- sina, ma la loro efficienza dipende dalla carica di rifiuti con cui sono alimentati. In Italia abbiamo 36 impianti, produco- no energia per più o meno 2,8 milioni di famiglie. C’è da mettere in evidenza che non sono accettati dalla tasso- nomia perché l’energia che si produce da un termovalo- rizzatore viene considerata verde soltanto se prodotta da rifiuti di tipo organico”. Salerno fa l’esempio del ter- movalorizzatore di Brescia, in grado di produrre idro- geno che a breve verrà utilizzato per alimentare i treni della Valcamonica. Poi il presidente del Gruppo Ligure focalizza il discorso sui biocombustibili. “Questo tema è delicato perché è importante che i biocombustibili siano prodotti dai ri- fiuti. In passato si discuteva della possibilità di dedica- re coltivazioni di terre alla produzione di biocarburan- ti, oggi queste strade non sono più percorribili: le terre scarseggiano e la popolazione mondia- le aumenta”. “Altro punto delicato è quello della de- forestazione, finché si utilizzano residui della pulizia delle foreste per produrre biocarburante, si fa qualche cosa di so- stenibile, se invece si comincia a defo- restare per poi piantare qualcosa come può essere ad esempio la produzione di olio di palma, non parliamo più di so- stenibilità. Quindi i biocarburanti sono qualcosa di utile soltanto se derivano da lavorazioni che si basano su ricicli”. Quanto ai combustibili sintetici, Salerno sottolinea co- me quello che viene chiamato e-fuel, cioè il combustibi- le prodotto utilizzando energia e miscelando idrogeno e anidride carbonica, sia poco efficiente e molto costo- so da un punto di vista energetico. Considerata la di- sponibilità di energia pulita quasi gratuita in certe aree del mondo, si può pensare ad utilizzare questa energia combinando l’idrogeno prodotto con gli elettrolizzato- ri all’anidride carbonica e generando un combustibile, a esempio il metanolo, che è anche facile da trasporta- re e può essere una soluzione anche in aree dove è dif- ficile utilizzare delle fonti di energia più complesse, per esempio l’idrogeno. (A cura di Cristian Fuschetto, Paolo Mazzanti e Silvia Tartamella) CONVEGNO NAZIONALE DEI CAVALIERI DEL LAVORO Roma - 24 settembre 2022
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