Civiltà del Lavoro, n. 2/2022
71 Civiltà del Lavoro marzo • aprile • maggio 2022 Giuseppe De Rita CON IL REDDITODI CITTADINANZAABBIAMOBLOCCATO ILMERCATODEL LAVORO rossimo a spegnere le 90 candeline il 27 luglio, Giuseppe De Rita è stato l’ospite d’onore dell’iniziativa organizzata per celebrare i 50 anni del Collegio Lamaro-Pozzani. Dopo aver ricordato il legame di stima e amicizia che lo univa a Cavina, il presidente del Censis ha illustrato la differenza tra una formazione che avviene per ascription e una che si ottiene per achievement, con esplicita preferenza per la seconda modalità in quanto portatrice di innovazione e miglioramento. L’importanza di coltivare la voglia di fare e di non accontentarsi è stata una delle intuizioni di Cavi- na, ha ricordato De Rita, che nel corso del dibattito ha evidenziato come questa spinta si sia affievoli- ta nel Paese, anche a causa di scelte errate per il mercato del lavoro, a partire dall’istituzione del reddi- to di cittadinanza. P VITA ASSOCIATIVA I 50 ANNI DEL COLLEGIO “LAMARO POZZANI” FOCUS SPECIALE NEL PROSSIMO NUMERO DI CIVILTÀ DEL LAVORO CORREDATO DA TESTIMONIANZE, ANALISI, STORIE, DOCUMENTI E IMMAGINI DI ARCHIVIO, NEL PROSSIMO NUMERO DI CIVILTÀ DEL LAVORO SARÀ DEDICATO UN AMPIO APPROFONDIMENTO AI 50 ANNI DEL COLLEGIO UNIVERSITARIO DEI CAVALIERI DEL LAVORO “LAMARO POZZANI” no spese negli anni per questa missione, c’è sicuramen- te Giovanni Cavina, che per 25 anni ha diretto il collegio credendo fermamente nel valore di una cultura interdi- sciplinare e che fosse frutto anche del percorso umano di crescita vissuto dagli allievi. Per ricordare il suo esem- pio, il gruppo Saredosettantaquattro, un vero e proprio collettivo composto da alcuni dei primi ospiti del colle- gio, ha realizzato il libro “L’Abbazia laica. Giovanni Cavi- na educatore visionario”, presentato durante l’incontro. La figura di Cavina – definito come un “pater familias” dal presidente emerito della Federazione Alfredo Diana in un video messaggio – ha offerto lo spunto per la prolusione di Giuseppe De Rita, presidente del Censis, e sui temi del merito e dell’istruzione come “ascensore sociale” da lui richiamati si è aperto il dibattito successivo, che ha visto protagonisti Sabina Nuti, rettrice della Scuola Superio- re Sant’Anna di Pisa, Fernando Giancotti, già presidente del Centro Alti Studi per la Difesa nonché Comandante della Squadra Aerea, e Sara Bernardini, alumna e oggi professoressa di Intelligenza artificiale e Robotics pres- so il Royal Holloway dell’Università di Londra. Il confronto di opinioni è stato condotto da Marco Ma- gnani, alumnus del Collegio e docente alla Luiss Guido Carli e la Harvard Kennedy School. Dal mercato del la- voro bloccato al problema di un’istruzione universitaria che non riesce a raggiungere tutti quelli che ne sareb- bero meritevoli fino ai rischi di un’élite che tende ad au- to-conservarsi e a mantenere le proprie posizioni di pri- vilegio, molti sono stati gli interrogativi posti agli ospiti sotto lo sguardo di un pubblico partecipe. Il momento conclusivo della giornata è stato invece affi- dato al Cavaliere Gian Luigi Tosato, che ha presentato il premio “Paola Piccinini Tosato”, intitolato alla memoria della moglie e ispirato ai valori che ne hanno contraddi- stinto la vita e l’attività professionale. Un premio, si leg- ge nel bando, per “sottolineare la continuità fra i valori della cultura dell’impresa e quelli dell’etica della respon- sabilità e della cura per il bene comune”, come anche richiamato nelle parole del Cavaliere Tosato stesso, che ha ricordato lo spirito di comunità del Collegio. (S.T.)
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