Civiltà del Lavoro, n. 3/2022
32 Il Collegio compie 50 anni Next Generation. I Cavalieri del Lavoro e l’investimento nella formazione di Angelo Ciancarella Pubblichiamo ampi stralci dell’introduzione di Angelo Ciancarella all’antologia “L’Abbazia laica. Gio- vanni Cavina educatore visionario” (Campisano Editore) curata da Saredosettantaquattro, gruppo formato da 0tto laureati dei primi anni di attività della Residenza universitaria “Lamaro Pozzani”, in occasione dei 50 anni di vita del Collegio universitario dei Cavalieri del lavoro. […] Alle sorgenti di una “storia” che non chiameremo di successo, ma certo di straordinaria lungimiranza e visione; un grande progetto educativo che il sistema scolastico e anche la classe politica italiana non hanno compreso, imitato, moltiplicato. Un progetto che per decine di anni si è articolato in centinaia di “Incontri dei giovani con il mondo del lavoro”, con alcune migliaia di partecipanti ogni anno; una rivista mensile, «Panorama per i giovani», a loro destinata e in gran parte scritta da studenti universitari su rigorosa base documentale; una Residenza Uni- versitaria diretta per i primi 25 anni di vita, ora raddoppiati con la denominazione di Collegio universitario, che in mezzo secolo ha accompagnato alla laurea 600 giovani. Molti di loro sono anche Alfieri del lavoro, cioè tra “i 25 migliori studenti” d’Italia premiati ogni anno dal Presiden- te della Repubblica. Iniziative e attività sono state concepite e sostenute dalla Federazione dei Cavalieri del lavoro e dall’Ente Palazzo della Civiltà del lavoro; ma sono state progettate, avviate e sviluppate fino al 1995 da Giovanni Cavina, nella sua duplice veste di direttore della Residenza Universitaria e, fino al 1997, del Centro per le attività sociali (poi Centro orientamento studenti). Collegio e Alfieri costituiscono ancora oggi le iniziative dei Cavalieri del lavoro per i giovani. […] Questa “antologia ragionata” si propone di tornare alle origini per riscoprire le idee, il pensiero di Giovanni Cavina (1924-2009), i criteri del “progetto” realizzato e alla cui ideazione aveva largamente contribuito. Lo fa mettendo in ordine gli scritti, scegliendoli (72 su oltre 250 fra editoriali e una dozzina di testi più ampi sull’Orientamento al lavoro, alla professione, e non solo: alla vita) e accorpandoli in sette grandi temi, ognuno dei quali formato da dieci editoriali preceduti da un testo introduttivo, di taglio diverso l’uno dall’altro - dall’affresco “orientativo” di Achille De Nitto alla cavalcata di Angelo Arcese sul progresso scientifico dalla Genesi all’idro- geno - tutti uniti dal filo della testimonianza e della riconoscenza; della consapevolezza, anche: una delle sue parole chiave, insieme a cambiamento. Infine Giovanni Brauzzi ha curato, oltre al testo “europeista”, una preziosa e originale appendice con le citazioni più amate da Cavina, riportate in copertina o negli editoriali: molto aiutano a conoscerlo, moltissimo a ricordarlo perché alcune le ripeteva spesso e, leggendole, le riascoltiamo. Non era certamente un “nuovista”, ma aveva la consapevolezza (rieccola!) delle sempre più ra- pide trasformazioni scientifiche e tecniche, con immediate ricadute sul mondo del lavoro e sui comportamenti. Aveva chiarissime le mutazioni, per lui già “imminenti”, nell’informatica, nelle comunicazioni e nella combinazione fra le due. Ma anche nella biologia, nell’intelligenza artifi- ciale e in tanti ambiti scientifici, cogliendo l’inevitabile specializzazione sempre più spinta, ma anche l’assoluta necessità della interdisciplinarietà per non restare spiazzati dagli inediti filoni di ricerca o dai nuovi profili professionali. E non perdere di vista l’insieme, che conta davvero. Sono convinto che non si sia affatto stupito per gli smartphone, le videochiamate, le conferen- ce call, di cui ha fatto in tempo a vedere l’avvento o almeno a conoscere l’esistenza. Immagino invece lo sconcerto e lo sgomento che manifesterebbe oggi per l’utilizzo che mediamente vie- ne fatto di questi strumenti, con la prevalente rinuncia ad accedere, anche gratuitamente, ad intere biblioteche digitali, paper, report e pubblicazioni di istituzioni, centri di ricerca, associa- zioni culturali, politiche e scientifiche, tutte a portata di mano: le fonti delle informazioni da ap- IL COLLEGIO E GLI ALUMNI
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