Civiltà del Lavoro, n. 3/2022
16 Civiltà del Lavoro giugno • luglio • agosto 2022 PRIMO PIANO Foto Cristiano Minichiello ©AGF A colloquio con Benedetto DELLA VEDOVA di Paolo MAZZANTI IL MADE IN ITALY REGGE nonostante le crisi a vocazione dell’Italia è sempre stata molto chiara. Privo di materie prime, il nostro Paese si è affermato nel tempo come grande potenza manifatturiera e l’export lo ha reso celebre nel mondo. Di questo e altro abbiamo parlato con Benedetto Della Vedova, sottosegretario agli Affari esteri e alla Coope- razione internazionale. Nonostante la pandemia e la guerra, l’export del ma- de in Italy, soprattutto le 5 A (automazione, agroin- dustria, abbigliamento, arredamento e accoglienza) dimostrano una notevole tenuta. A che cosa si deve secondo lei questa resilienza? Il nostro tessuto produttivo, come lei ricorda, è stato sottoposto negli ultimi anni ad alcune delle peggiori crisi economiche della storia repubblicana. La crisi pandemi- ca, in particolare, ha causato una gravissima contrazione tanto della nostra economia quanto del commercio in- ternazionale, con gravi ripercussioni sul nostro export. Di fronte a tale scenario, le nostre imprese hanno sapu- to reagire in maniera tempestiva: nel corso del 2021, in- fatti, l’export italiano ha raggiunto i 516 miliardi, in au- mento non solo del 18% rispetto al 2020, ma anche di 40 miliardi (+7,5%) rispetto al valore registrato nel 2019, sinora l’anno record dell’export italiano. Si tratta di una performance eccezionale, che ci pone al secondo po- sto tra i paesi europei per volume di export, con un au- mento rispetto al 2020 superiore di quello registrato da Germania e Francia. Tali risultati testimoniano la straordinaria vitalità del nostro tessuto economico e l’interesse che il made in Italy sempre più suscita all’estero, apprezzato in tutto il mondo per la sua capacità di coniugare bellezza, ele- ganza e tradizione ad innovazione e creatività, evolven- dosi e adeguandosi alle nuove esigenze del mercato e dei suoi consumatori. Il governo e in particolare la Farnesina come hanno supportato l’attività internazionale delle imprese? Alla solida base produttiva si sono sommate le misure intraprese dalla Farnesina a sostegno delle imprese ita- liane, in particolare delle Pmi, spina dorsale del nostro tessuto economico. Con l’obiettivo di favorire la miglior riuscita di queste sui mercati internazionali, abbiamo infatti dato vita, nella fa- se più critica dell’emergenza pandemica, ad una strategia nuova, il “Patto per l’Export”, con il quale abbiamo ridi- segnato le finalità di sostegno pubblico all’esportazione, rivisitandone obiettivi e dotazione finanziaria, oggi pari a ben 7,2 miliardi di euro di risorse dirette. I risultati raggiunti nel 2021 confermano che abbiamo L Benedetto Della Vedova
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