Civiltà del Lavoro, n. 3/2022

I NUOVI VENTICINQUE CAVALIERI DEL LAVORO 68 Civiltà del Lavoro giugno • luglio • agosto 2022 È Augusto DELL’ERBA Quale presidente della Federazione Italiana Banche di Credito Cooperativo è alla guida di una realtà che riuni- sce 238 Banche di Credito Cooperativo, Casse Rurali e Casse Raiffeisen (Alto Adige) con 4.155 sportelli in 698 comuni italiani. In tale veste ha sostenuto molteplici iniziative, tra cui la costituzione di associazioni mutualistiche presso le singole BCC-CR per l’offerta di servizi di welfare alla persona. Attualmente sono 74 le mutue BCC attive che hanno assistito oltre 122 mila persone tra soci, clienti e loro famigliari. Ha inoltre promosso la nascita del consorzio BCC Ener- gia, realtà a cui aderiscono 138 consorziate e 118 aziende clienti delle banche di credito cooperativo diretta a so- stenere l’acquisto di energia proveniente da fonti rinno- vabili. Grazie all’attività del consorzio, di cui è presidente, nel 2019 sono state risparmiate 35.567 tonnellate di CO2. È inoltre consigliere e membro del Comitato Esecutivo ABI - Associazione Bancaria Italiana e vice presidente FeBAF - Federazione Banche Assicurazioni e Finanza. dal 2017 presidente della Federazione Italiana Banche di Credito Cooperati- vo - Federcasse e dal 1996 è presidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Ca- stellana Grotte. Sotto la sua guida l’istituto ha conosciuto una costante crescita della raccolta diretta, che è passata da 121 a 700 milioni di euro, oltre a registrare un incremento dei finan- ziamenti a sostegno del tessuto economico territoriale che sono aumentati da 58 ad oltre 500 milioni di euro. Parallelamente ha consolidato la presenza della Cassa sul territorio passando dagli iniziali quattro sportelli agli attuali 13, dislocati in Puglia e in Basilicata. A testimonianza del suo impegno verso l’inclusione e il coinvolgimento, nel corso della sua presidenza il nume- ro dei soci è aumentato di circa il 26%. Oggi la Cassa Rurale e Artigiana di Castellana Grotte è una solida realtà cooperativa a mutualità prevalente con 3.140 soci e oltre 42.000 clienti. Il 97% dell’utile, benché il minimo legale sia il 70%, è destinato a riserva indivisibile. Nel corso della sua gestione i livelli occupazionali sono aumentati dagli iniziali 50 agli attuali 106 e nell’ultimo anno l’istituto ha registrato un Total Capital Ratio, prin- cipale indicatore europeo sulla solidità delle banche, del 28,75% rispetto alla media di settore del 16,60%. Particolare vicinanza alle esigenze delle imprese e delle famiglie è stata dimostrata dalla banca soprattutto nel periodo della pandemia, durante il quale sono state de- liberate rispettivamente 766 e 168 moratorie. Su sua proposta l’istituto ha costituito un fondo di 200 mila euro per iniziative di solidarietà legate all’emergen- za COVID-19. Le somme sono state messe a disposizione per rafforzare le unità di terapia intensiva e sub-intensi- va dell’ospedale di Bari e per l’acquisto di apparecchia- ture mediche. 1958 – BARI CREDITO

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