Civiltà del Lavoro, n. 3/2022

I NUOVI VENTICINQUE CAVALIERI DEL LAVORO 69 Civiltà del Lavoro giugno • luglio • agosto 2022 È Gianni FAGGI dal 2002 amministratore unico di Fag- gi Enrico Spa, azienda di famiglia attiva nella produzione di catalizzatori, nel re- cupero e nell’affinazione dimetalli pre- ziosi da scarti industriali e nella loro commercializzazione. Terminati gli studi in ragioneria, fa ingresso nell’azienda dove ricopre ruoli di crescen- te responsabilità. Fin dalla fine degli anni ’90 contribuisce a sviluppare la produzione attraverso l’inaugurazione del primo stabili- mento a Sesto Fiorentino e a potenziare l’attività di tra- sformazione dei metalli preziosi in composti per uso gal- vanico. Parallelamente avvia collaborazioni con aziende dei settori elettronico e ceramico, vetrerie e in partico- lare con industrie galvaniche e case di moda per la for- nitura di composti destinati alla placcatura di accessori per abbigliamento e per pelletteria. Nel decennio successivo realizza una seconda sede a Calenzano per ampliare le attività di ricerca e sviluppo attraverso un dipartimento interno con sei ricercatori e per avviare la produzione di catalizzatori contenenti palladio, platino, rodio e rutenio destinati ai settori far- maceutico e della chimica fine. Nel 2014 brevetta un metodo innovativo per il recupe- ro di palladio e di solvente da catalizzatori non più uti- lizzabili dell’industria farmaceutica. Tale procedimento, insieme alla produzione di nuovi catalizzatori, gli con- sente di avviare l’internazionalizzazione della società in Europa, Medio Oriente e Estremo Oriente nel settore dell’importazione di rifiuti industriali e nella commer- cializzazione di fine chemicals e catalizzatori, raggiun- gendo un export del 16%. Attraverso la partecipazione al progetto GREEN METAL, promosso dalla Regione Toscana in sinergia con l’Univer- sità di Firenze e altri partner industriali, nel 2015 guida l’azienda a contribuire all’individuazione di una nuova le- ga destinata al settore moda caratterizzata da assoluta atossicità. Oggi la società collabora con l’Istituto di Chi- mica dei Composti Organometallici e con il Dipartimen- to di Chimica Organica dell’Università di Firenze per lo sviluppo, la caratterizzazione e l’analisi di nuovi cataliz- zatori realizzati su richieste specifiche dei clienti. Opera con tre siti produttivi nella provincia di Firenze su una superficie di 13.000 metri quadrati e ogni anno trasforma 1.200 tonnellate di scarti di produzione in 4,5 tonnellate di metalli preziosi. Lo scorso mese di maggio ha costituito una filiale commerciale in Francia per po- tenziare la presenza dell’azienda sul mercato europeo. Sotto la sua guida i livelli occupazionali sono aumentati dagli iniziali 9 agli attuali 56 dipendenti. 1960 – FIRENZE INDUSTRIA METALLURGICA

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