Civiltà del Lavoro, n. 3/2022
È I NUOVI VENTICINQUE CAVALIERI DEL LAVORO 83 Civiltà del Lavoro giugno • luglio • agosto 2022 Giuseppe SANTONI presidente e amministratore delegato di Santoni Spa, azienda produttrice di calzature artigianali fondata dai geni- tori agli inizi degli anni Settanta come tomaificio. Fin dall’età di 14 anni, dopo la scuola, affianca il padre lavorando nella manovia. Terminati gli studi entra nell’a- zienda di famiglia per diventarne nel 1990 amministra- tore delegato. Sotto la sua guida viene avviata una stra- tegia di internazionalizzazione del marchio inizialmente in Giappone e Stati Uniti e successivamente in Europa e Medio Oriente. Nel 1994 inizia la sperimentazione di nuovi processi pro- duttivi e brevetta la calzatura “Goodyear Bologna”, carat- terizzata da tomaia e fodera in pelle e sottopiede in cuoio. Sviluppa successivamente le linee sportive e avvia le col- lezioni femminili, che oggi rappresentano oltre il 40% delle vendite. Nel 1997 apre il primo monomarca a New York, confermando la distribuzione verso un segmento alto del mercato. Tra il 2008 e il 2010 realizza a Corridonia nel macerate- se il nuovo stabilimento ad elevata efficienza energeti- ca nel quale avvengono tutte le fasi del processo pro- duttivo, dalla creazione della forma, alla selezione della materia prima passando per il taglio, il montaggio e la cucitura fino alla coloritura manuale della scarpa finita. A partire dal 2005 avvia collaborazioni con importanti aziende tra cui Mercedes AMG per la produzione di cal- zature da guida, IWC per la creazione e realizzazione di cinturini dipinti a mano e Rubelli per la produzione di calzature in pregiato tessuto veneziano. Alla costante crescita sui mercati internazionali accom- pagna l’azienda a sviluppare una significativa attenzione all’ambiente testimoniata anche dalla linea di calzature sostenibili Santoni Rethink, realizzate in cuoio ecologico con suola derivata da alghe marine, collanti biodegrada- bili e plastiche recuperate dai mari. Oggi Santoni opera con uno stabilimento a Corridonia di 21 mila metri quadrati, di cui 15 mila coperti, in cui vengono realizzate ogni giorno 1.850 paia di calzature. È presente con 15 boutique monomarca in Italia e in Eu- ropa, Nord America, Asia e Medio Oriente. L’export è pa- ri all’80% della produzione. Investe ogni anno il 10% del fatturato in ricerca e innovazione. La formazione dei ne- oassunti avviene grazie a una scuola interna dove si tra- smettono le tecniche calzaturiere più autentiche tra cui l’anticatura, lucidatura e la coloritura con pennello. Sot- to la sua guida i livelli occupazionali sono aumentati da- gli iniziali 20 agli attuali 580 dipendenti. 1968 – MACERATA INDUSTRIA CALZATURIERA
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