Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2022

56 Civiltà del Lavoro settembre • ottobre 2022 CONVEGNO NAZIONALE Alessandro Profumo: “Abbiamo ridotto i consumi di energia del 20% e stiamo disegnando i nostri software con quello che chiamiamo green coding” mo sapiens abbiamo un’impronta ecologica che è pari a 30mila volte una specie simile alla nostra”. Non solo quindi, fa notare Illy, la popolazione umana ha avuto nell’ultimo secolo una crescita esponenziale, ma in più “consumiamo diciotto volte il nostro fabbisogno biologico. Questa impronta ecologica non può andare avanti così”. Dopo Illy prende la parola Alessandro Profumo, ammi- nistratore delegato di Leonardo. Qui il tema dell’innova- zione viene raccontato attraverso le sue molteplici ap- plicazioni in un settore che, per definizione, deve essere sempre all’avanguardia. L’azienda ha accelerato molto sul fronte della digitalizzazione e oggi, come racconta Profumo, “disegniamo in digitale un elicottero, che non significa solo la forma ma vuol dire disegnarne in mo- do integrato il sistema. Sembra che nessuno fosse riu- scito in precedenza a fare quello che siamo riusciti oggi a fare noi”. Il vantaggio? Sicuramente una riduzione dei tempi di sviluppo e di industrializzazione, e conseguen- temente dei costi. La stessa manutenzione può diventa- re qualcosa di più puntuale e ad hoc. Si sta lavorando anche per ridurre i consumi energetici. “Negli ultimi tre anni abbiamo concentrato i nostri data center – spiega Profumo –. Abbiamo ridotto i consumi di energia del 20% e stiamo disegnando i nostri softwa- re con quello che chiamiamo green coding, che ci farà fare un ulteriore salto nella riduzione dei consumi. Tutto questo per dire che le cose si possono fare”. Numerose anche le collaborazioni con realtà esterne, fra le quali Profumo cita la Dallara, l’Ospedale Gaslini di Genova, la Solvay, per fare qualche esempio. Nel campo della geo-osservazione l’Ad di Leonardo rac- conta le applicazioni che questa potrebbe avere nell’a- gricoltura, “uno strumento fenomenale per ridurre l’u- so di energia, acqua e fertilizzanti”. Le immagini iperspettrali, in particolare, consentono di cogliere il grado di maturazione di una pianta, il tasso di umidità e quant’altro, il tutto per ottenere una sorta di “agricoltura di precisione”. “Ma per fare tutto questo – sottolinea Profumo – ab- biamo bisogno di persone. Mi domando quante volte noi industriali siamo stati capaci di dire di quali perso- ne avremo bisogno fra 15-20 anni. Ecco, noi stiamo la- vorando moltissimo per modellizzare questo e capire in prospettiva le competenze di cui avremo bisogno”. L’ideale, secondo Profumo, sarebbe “costruire insieme una domanda per il mondo formativo che ci consenta nel tempo di avere queste persone” ed è questa la pro- posta che lancia alla platea. L’Ad di Leonardo conclude ricordando che grazie al Pia- no nazionale di ripresa e resilienza verranno generati cir- ca 10mila dottorati industriali nei prossimi anni. “Que- ste persone andranno all’estero – afferma – perché noi non saremo in grado di offrire loro posti di lavoro con compensation adeguate”. L’intervento successivo è di Aurelio Regina, alla guida del Gruppo tecnico energia di Confindustria. Il Cavaliere del Lavoro richiama l’attenzione del pubblico sulle difficoltà vissute dal settore manifatturiero a cau- sa dell’aumento dei costi energetici. “La situazione che stiamo vivendo è drammatica – af- ferma – e va affrontata perché rischia di minare sen- sibilmente il processo di transizione ecologica”. Basta guardare i dati. Nel 2019 l’industria manifatturiera ita- liana spendeva per le due commodity, elettricità e gas, otto miliardi di euro. “Quest’anno ne spenderà 57 e l’an- no prossimo, sulla base degli indicatori che abbiamo a disposizione cioè i future e i prezzi forward, la bollet- ta elettrica per l’industria italiana sarà di 72 miliardi di euro. Dieci volte di più”. Ed escluse le altre componen- ti classiche della bolletta, puntualizza Regina, che per il momento sono state azzerate dal governo. “Pagare l’e- nergia dieci volte di più di tre anni fa significa mettere il sistema industriale in ginocchio”. Il governo non ha fatto mancare il suo intervento, ma l’impegno non è sufficiente visti i dati allarmanti. Per il Cavaliere del Lavoro, infatti, è problematica an- che la riduzione dei consumi, il -15% registrato ad ago- sto rispetto al mese precedente dimostra che le impre- se stanno spegnendo gli impianti. Aurelio Regina: “La situazione che stiamo vivendo è drammatica e va affrontata perché rischia di minare sensibilmente il processo di transizione ecologica”

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