Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2022

59 Civiltà del Lavoro settembre • ottobre 2022 Ugo Salerno: “Noi europei abbiamo una leadership mondiale nei motori a combustione interna. Prima di rinunciare a questa filiera, forse è il caso che ci pensiamo un po’” Fotomalp © 123RF.com CONVEGNO NAZIONALE risultato”. Inoltre “non possiamo fare a meno di nessu- na delle tecnologie che oggi conosciamo, anche se so- no un po’ più arretrate perché non sono state ancora sviluppate abbastanza. Non credo si possa fare proprio per l’ampiezza della sfida”. Per quanto riguarda le fonti che ci consentiranno di ge- nerare energia nel futuro, secondo Salerno, sicuramente vi saranno le rinnovabili, il nucleare, “che ha una capaci- tà produttiva molto maggiore per superficie” e i rifiuti, “che ci saranno anche nel 2050 e oltre”. Sul tema dell’idrogeno il presidente del Gruppo Rina ag- giorna su alcuni studi ed esperimenti che si stanno condu- cendo per “produrre idrogeno a bordo attraverso steam reforming e cattura della CO 2 , mentre per quanto riguar- da l’uso dell’energia nucleare a bordo delle navi afferma che “non è affatto una novità. Tutti i rompighiaccio che lavorano nel Mar Glaciale Artico sono alimentati a energia nucleare con tecnologie vecchie e non abbiamo notizia di incidenti, quindi non esiste un problema sicurezza”. Qualche perplessità, invece, il Cavaliere del Lavoro la nutre rispetto alle tecnologie per la cattura dell’anidri- de carbonica. “Sarà assolutamente di transizione per- ché l’obiettivo finale non è catturare l’anidride carboni- ca ma evitare di emetterla – afferma –. Sono tecnologie che non sono state particolarmente efficienti finora. Però ci si sta impegnando molto e oggi ci sono un centi- naio di impianti molto importanti in giro per il mondo”. In questa fase di passaggio, infine, secondo il presidente del Gruppo Rina vanno riviste anche le posizioni rispet- to al motore endotermico. “La decisione di dire che dal 2035 non facciamo più au- tomobili a combustione interna, forse va ripensata. Noi europei abbiamo una leadership mondiale nei motori a combustione interna, che occupa un sacco di gente e che ci mette avanti a tutti i concorrenti. Prima di rinun- ciare completamente a questa filiera, forse è il caso che ci pensiamo un po’”.

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