Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2022

Civiltà del Lavoro settembre • ottobre 2022 LIBRI ership autorevole, un management preparato e, soprat- tutto, principi condivisi in grado di orientare più gene- razioni sui sentieri dell’innovazione. Il che, come è facile intuire, è particolarmente complesso quando si ha una grande storia alle spalle da tutelare. Lo metteva in luce pochi mesi fa la Russell Reynolds Associates in uno stu- dio realizzato in collaborazione con la Cattedra AIDAF – EY dell’Università Bocconi, prendendo in esame dieci famiglie d’impresa europee esemplari, quotate e non, che sono riuscite a preservare l’eredità familiare per ol- tre cento anni e per più di quattro generazioni. UN VOLUME DI STORIA RIVOLTO AL FUTURO Partendo da uno spaccato storico economico del Pae- se che dalla fine dell’Ottocento arriva fino ai giorni no- stri, il volume raccoglie la storia delle famiglie che an- noverano almeno due Cavalieri del Lavoro, di cui uno in attività. Per ciascuna delle settantacinque storie è stata redatta una sintesi dell’avventura imprenditoriale lun- go l’arco di più generazioni, dal fondatore ad oggi, cui si accompagnano altrettante schede biografiche relative a tutti i componenti della famiglia insigniti dell’onorifi- cenza di Cavaliere del Lavoro. A completare il quadro, con uno sguardo volto verso il futuro, la testimonianza del Cavaliere del Lavoro in carica. A introdurre il volume il saggio “Le imprese di famiglia dei Cavalieri del Lavoro nella storia dello sviluppo indu- striale del Paese” a cura di Cecilia Dau Novelli, ordina- rio di storia contemporanea presso l’Università di Sas- sari. Le schede storiche sono state redatte da Brigida Mascitti, le interviste ai Cavalieri del Lavoro sono state realizzate da Cristian Fuschetto. Dalle storie familiari emerge la capacità delle imprenditri- ci e degli imprenditori, a capo delle rispettive dinastie di impresa, di guardare avanti. Aspetto forse scontato per chi di un’impresa è pioniere (è ovvio che chi crea un’a- zienda abbia visione), meno per chi ne riceve il testimone. A confermare questa analisi sono anche recenti dati dell’Istituto Tagliacarne. Le imprese manifatturiere a proprietà familiare investono di più in tecnologia 4.0 e green rispetto a quelle non familiari. Il quadro interes- sa una percentuale elevatissima delle 130mila aziende manifatturiere italiane: 8 su 10, infatti, sono family bu- siness. Il Centro Studi dell’Istituto Tagliacarne mette in evidenza come la percentuale di imprese familiari che hanno investito in tecnologie 4.0 tra il 2017 e il 2020, in- fatti, sia pari al 17%, contro il 15% di quelle non familiari. Scenario simile quando si parla di investimenti green: li hanno fatti il 27% dei family business, contro il 24% del- le aziende non familiari”. Lo sottolinea anche la Dau Novelli, “Alle origini di que- ste storie familiari – scrive la storica – ci sono stati uo- mini e donne di umili origini, fondatori delle loro azien- L’orditura in lanificio, anni Trenta

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=