136 VITA ASSOCIATIVA Civiltà del Lavoro novembre • dicembre 2022 Italia a sedere in un Consiglio di amministrazione, creatrice nel 1907 dei celebri “Baci Perugina” e poi artefice di una nuova impresa: l’allevamento di pollame e di conigli d’angora, da cui nacque, nel sobborgo di Santa Lucia di Perugia, l’Angora Spagnoli per le creazioni di scialli, boleri e indumenti alla moda. “Aveva una grande capacità visionaria, rafforzata dal fatto che abitava in una piccola città come Perugia con una popolazione per il 40% analfabeta. A quel tempo le donne in Italia vivevano ai margini della società. L’elemento femminile – ha aggiunto Nicoletta Spagnoli – ha caratterizzato la nostra storia d’impresa: l’86% del personale è costituito da donne. Un approccio imprenditoriale ed etico, basato sulla meritocrazia, che ha contribuito al nostro successo”. Brigida Mascitti, coautrice del libro insieme a Cecilia Dau Novelli e Cristian Fuschetto, ha illustrato genealogia e struttura dell’opera, articolata in schede storiche per ciascuna famiglia accompagnata dall’intervista del Cavaliere del Lavoro in attività e, a introduzione dell’opera, da un saggio storico sulla nascita del made in Italy ricostruito attraverso i percorsi delle imprese familiari. “Penso sia importante – ha concluso Sella – mettere in evidenza quanto il vero plus delle imprese familiari sia quello rappresentato dai valori condivisi e tramandati di generazione in generazione. Chi ha una storia sente infatti forte il dovere di garantirne un seguito. E questo, nella realtà delle cose, si traduce nella intraprendenza, nel senso di responsabilità, nella dedizione al lavoro, nella concordia che di generazione in generazione anima non solo i rapporti tra familiari ma, prima ancora, cementa la relazione tra titolari e dipendenti, autentico e inestimabile patrimonio di ogni azienda destinata ad avere successo”.
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