Civiltà del Lavoro, n. 2/2023

25 Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2023 PRIMO PIANO una capacità di spesa limitata. Il ricambio generazionale sta aiutando molto in tal senso, ma siamo solo agli inizi. C’è un tema legato anche alle risorse economiche disponibili? Certo, ed è stata fondamentale l’iniziativa di estendere il piano di industria 4.0 anche al mondo agricolo e zootecnico. Tecnicamente si è riusciti a farlo passando dalle vecchie misure dell’iper ammortamento e del super ammortamento al credito di imposta, che nel giro di due anni ha completamente aperto questo tipo di mercato. Tantissime aziende hanno quindi investito in trattori intelligenti, in attrezzature sensorizzate, in software di analisi e in servizi satellitari. Il Pnrr prevede risorse in questa direzione? Non specificamente sul settore agricolo, ma anche su questo. Vorremmo ragionare, con il Ministero competente, su un pacchetto di misure che progressivamente possa diventare strutturale e che sia specifico per il comparto. Misure, in termini di contribuiti e di incentivi statali, che siano capaci di intercettare in maniera mirata le necessità, traguardandole anche ad un orizzonte pluriennale, per far sapere agli imprenditori con esattezza di quali agevolazioni potranno godere e per quanto tempo, mettendoli al riparo da cattive sorprese. Cercheremo di tenere alta la voce su questo punto, portando i nostri dati e le nostre evidenze. C’è un problema legato alle competenze? Più che un problema, direi che c’è un’opportunità. Si comincia a guardare all’agricoltura come un ambito in cui c’è tanto spazio di crescita di applicazione di soluzioni tecnologiche. Penso, ad esempio, alla proliferazione di start up tecnologiche nel mondo agritech fondate da giovani talenti. Nel settore, inoltre, stanno entrando figure che hanno un background formativo maggiore rispetto a chi ci lavorava prima e che portano con sé una minore inerzia al cambiamento. Una su tutte è quella dell’agroingegnere. A Milano e a Brescia sono nati corsi di laurea specifici per ingegneri del Food e sui sistemi agricoli sostenibili. Non ci aspettiamo risultati immediati, ma competenze nuove che, in un orizzonte di medio termine, possano impattare positivamente sul settore e più in ampio sul Pil e l’occupazione del Paese. 2% 3% 7% 13% 15% 19% 27% 29% 32% 34% 38% 45% 56% 57% 81% Realtà virtuale / Realtà aumentata Intelligenza artificiale Blockchain & Distributed Ledger Stampanti 3d Raggi X per la qualità Rfid e/o Nfc Business Intelligence Internet of Things TMS-WMS Robot e cobot ERP-MES Mobile QR code Cloud Software gestionali aziendali Base: 365 aziende agroalimentari. Un’azienda può utilizzare più di una soluzione. LE SOLUZIONI UTILIZZATE DALLE AZIENDE AGROALIMENTARI Fonte: Politecnico di Milano / Dipartimento di Ingegneria Gestionale

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