Civiltà del Lavoro, n. 2/2023

47 FOCUS Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2023 Anche gli scienziati dell’IPCC (il panel intergovernativo delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici) con l’ultimo rapporto pubblicato a fine marzo di quest’anno, indicano come non ci sia più tempo da perdere con un aumento della temperatura media globale di 1,1° C., rispetto all’era preindustriale (1850-1900). Dobbiamo agire e subito per contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico, accelerando nel cammino che ha già intrapreso il Paese. Serve pensare alla realizzazione di nuovi impianti di energia rinnovabile e al potenziamento degli investimenti sul risparmio energetico. Dobbiamo diventare sempre più autonomi, meno dipendenti dal gas e dal petrolio e ridurre le nostre emissioni climalteranti. Se da un lato la crisi climatica ci preoccupa, alternando periodi in cui preghiamo per l’arrivo della pioggia ad altri in cui speriamo che smetta di piovere, dall’altro lato la situazione di allerta ci sta spingendo a perseguire nuove opportunità per cambiare le cose. Infatti, negli ultimi anni, stanno prendendo piede nuovi comportamenti ed azioni che vanno verso “l’economia circolare dell’acqua”. Molti sono i progetti innovativi che si stanno realizzando nel Paese per la conservazione e il riutilizzo intelligente della risorsa dell’acqua, nei contesti urbani, agricoli e industriali. Queste azioni sono indispensabili, perché dobbiamo imparare a convivere con il cambiamento climatico ormai in atto e dobbiamo accelerare senza paura, con la convinzione che tutto ciò rappresenta anche una straordinaria opportunità per difendere le comunità, innovando il Paese e generando tanta nuova, sana e utile economia. Verso la stessa direzione ci sta accompagnando anche l’Unione europea che, come non mai, sta impegnando ingenti risorse per orientare la “buona” transizione ecologica. È evidente che tutto ciò passa, anche e soprattutto, attraverso un cambiamento culturale, dove la consapevolezza, la sensibilità e la conoscenza di ognuno di noi debbano tradursi in azioni concrete e comportamenti più virtuosi. Sulla scia di queste considerazioni che facciamo ogni giorno anche noi abbiamo voluto dare un segnale concreto. Come azienda abbiamo contribuito alla nascita nel nostro territorio, insieme ad altri soggetti, della prima “Accademia dell’Acqua H2O”, un luogo al servizio di scuole e cittadini, per sensibilizzare la conoscenza del “capitale” acqua, come risorsa vitale, che nasce nel cuore di un Parco Naturale che è patrimonio di tutti. Abbiamo la fortuna di vivere dentro la natura, ogni volta che alziamo gli occhi al panorama e guardiamo le montagne dobbiamo pensare che senza acqua tutto questo non ci sarebbe stato. Nostra deve essere la responsabilità di conservare e valorizzare questo dono. Linea di imbottigliamento di acqua minerale in Pet presso lo stabilimento di Genga (AN) Paola Togni è stata nominata Cavaliere del Lavoro nel 2021. È presidente e amministratore delegato di “Togni”, azienda fondata nel 1954 a Serra San Quirico in provincia di Ancona, nel cuore del territorio marchigiano, attiva nel settore degli spumanti, delle acque minerali e della birra artigianale. Opera con cinque stabilimenti produttivi ed occupa 130 dipendenti

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