64 FOCUS Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2023 numeri in Italia crescono: sempre più donne conquistano i vertici aziendali. Nel 2023 le amministratrici delegate sono salite al 24%, con un salto di 4 punti rispetto al 2022, secondo il rapporto annuale “Women in Business”, curato da Bernoni Grant Thornton. Anche nei ruoli di senior management il trend è positivo: 34% rispetto al 30 dell’anno precedente. Situazione diversa per la carica di ceo: tra le donne che siedono nei consigli di amministrazione, solo il 3% ha l’incarico di ceo e il 4% quello di presidente. Un dato che colloca l’Italia in fondo alla classifica europea, mentre nei cda delle 50 principali società quotate in Borsa solo il 13,7% di donne ricopre ruoli executive. È una situazione che conosce bene Daniela Gennaro Guadalupi. Attenta fin dall’inizio della sua avventura imprenditoriale all’aspetto motivazionale e al coinvolgimento dei dipendenti della sua Vin Service, azienda fondata con il marito nel 1976, nel 2009 è prima in Italia a firmare la “Carta delle pari Opportunità”. Obiettivo: contribuire alla lotta contro tutte le forme di discriminazione sul luogo di lavoro e valorizzare le diversità all’interno dell’organizzazione aziendale. La ‘Carta delle pari Opportunità’ è nata in Germania e in Francia, nelle grandi aziende”, sottolinea. Qui il panorama era e rimane diverso”. Eppure il tema della parità di genere e, più in generale, dell’inclusione ha avuto negli ultimi anni un grande impatto di opinione. Le cose stanno cambiando. Vero, ma bisogna partire dall’analisi del tessuto industriale italiano, diverso da quello francese o tedesco caratterizzato da aziende di grandi dimensioni. Questo aspetto ha una sua rilevanza in termini di parità di genere e di inclusività, perché accordi come la “Carta delle pari opportunità” possono trovare una più rapida efficacia all’interno di organismi più strutturati che non in realtà più piccole. Gli accordi sono importanti, ma poi quello che conta è la mentalità, la cultura. Per giungere alla parità è fondamentale ci sia il commitment del proprio management, delle persone. Non può essere solo la firma di una carta a fare la differenza, bisogna creare all’interno dell’azienda una sensibilità diffusa e, laddove possibile e compatibile con le risorse di una piccola realtà, creare una figura che sia dedicata alla cura di questi problemi. A colloquio con Daniela GENNARO GUADALUPI Daniela Gennaro Guadalupi I L’ASCENSORE SOCIALE comincia dalla parità
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