Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2023

PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | agosto • settembre • ottobre 2023 pur rappresentando il 3% del campione nazionale delle imprese con fatturato superiore ai 20 milioni di euro, sviluppano dal punto di vista occupazionale il 20% di addetti. È un dato di estremo rilievo. Dalle prime evidenze, nel 2022 le aziende dei Cavalieri del Lavoro hanno fatto registrare un tasso di occupazione in crescita di circa il 4% rispetto all’anno precedente, in controtendenza rispetto al dato storico nazionale, e hanno continuato a investire con un tasso di circa tre volte la media storica nazionale (3,6% vs 1,3% del fatturato). Operare nell’interesse dell’impresa e operare nell’interesse dei territori di nascita e di quelli in cui esse hanno saputo ampliarsi, sono due facce di una medesima medaglia. In ogni iniziativa industriale non c’è valore del successo economico se non c’è anche l’impegno nel progresso sociale. INNOVAZIONE CREA OPPORTUNITÀ. L’ESEMPIO DI MARCONI La storia ci insegna che cambiamenti tecnologici, anche radicali, come quelli che stiamo vivendo, hanno sempre svolto la funzione di abilitatori di nuove opportunità, di nuovi prodotti, di nuovi servizi, di nuovi mercati e di nuova occupazione. Nelle fasi di transizione occorre visione e coraggio ed essere anticipatori. Ricordo, ad esempio, qui la figura di Guglielmo Marconi. Un grande italiano, scienziato e imprenditore, tra i primi a essere nominato Cavaliere del Lavoro, di cui il prossimo anno cadrà il 150° dalla nascita. Marconi rese desuete le tecnologie in uso e ne inventò di nuove. Con la sua telegrafia senza fili anticipò il concetto di wireless e da imprenditore portò il nome dell’Italia nel mondo. SOSTENIBILITÀ FILO CONDUTTORE DELLE NOSTRE INIZIATIVE Alla doppia sfida della transizione digitale e ambientale abbiamo dedicato i nostri due ultimi convegni nazionali. Il filo conduttore è stato la sostenibilità. Al futuro del lavoro dedicheremo il prossimo, in programma a Bari nel maggio del 2024. Contiamo di offrire testimonianze concrete di come il cambiamento sia ricco di opportunità, e di come il sistema produttivo dei Cavalieri del Lavoro sappia esserne una guida. EUROPA PIÙ UNITA PER CONTRASTARE NAZIONALISMI Lei, Signor Presidente, ha affermato che “i nazionalismi esasperati creano mostri, scatenano guerre e calpestano i valori di libertà e pace. L’Europa nasce come grande progetto di pace, come visione di sviluppo”. Sono parole che ci fanno fortemente riflettere. Ci troviamo ad operare in un contesto geopolitico reso ulteriormente instabile da nuovi conflitti. Le notizie e le immagini che in questi giorni ci arrivano da Israele lasciano sgomenti. All’instabilità dello scenario globale dobbiamo rispondere con ancora maggiore impegno e visione europea. Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza è una prova essenziale della nostra credibilità internazionale. Si contribuisce alla forza dell’Europa onorando innanzitutto i nostri impegni, con la puntuale attuazione di questo generoso strumento di rilancio, ma anche con i grandi contributi allo sviluppo e all’innovazione di cui il nostro Paese è capace. Va parallelamente attuata una strategia di graduale riduzione del debito pubblico, che non deve condizionare le opportunità di crescita, sviluppo ed innovazione. Signor Presidente, l’esperienza, la voglia, la capacità di fare e di fare bene per contribuire al progresso del nostro Paese, sono valori che trovano oggi, nell’esempio dei Cavalieri del Lavoro e degli Alfieri del Lavoro che vengono premiati, ulteriore vigore. L’augurio di questa giornata è che il loro impegno sia motivo di ispirazione e di fiducia per continuare a costruire insieme un’Italia e un’Europa ancora più forti e ancora più unite. La storia ci insegna che cambiamenti tecnologici, anche radicali, hanno sempre svolto la funzione di abilitatori di nuove opportunità. Nelle fasi di transizione occorre visione e coraggio ed essere anticipatori 14

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