Civiltà del Lavoro, n. 6/2023

111 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2023 La sua azienda è altamente tecnologica, investe ogni anno il 13% del fatturato in ricerca e sviluppo e detiene 102 brevetti. Cosa c’è nel futuro di Texa? La nostra missione principale rimane quella di essere a fianco del meccanico indipendente per riparare veicoli che diventano sempre più complicati. In parallelo, lavoriamo per le case automotive fornendo loro componentistica elettronica di grande pregio, ad esempio sono nostri gli inverter della nuova Lamborghini “Revuelto”. In generale, la nostra ambizione è quella di essere la più avanzata azienda italiana nel settore della tecnologia elettronica per le vetture di nuova generazione. Attraverso Texaedu Academy, sostiene la formazione meccatronica degli studenti. Quando è nato il progetto e quali obiettivi si pone? Il Progetto di responsabilità sociale, Texaedu, nasce nel 2004 con un duplice obiettivo: da un lato fornire formazione specialistica ai professionisti della riparazione, consentendogli di affrontare i continui mutamenti del settore automotive; dall’altro farsi carico gratuitamente di progetti educativi rivolti agli studenti che approcciano per la prima volta il mondo del lavoro. Abbiamo poi dato vita all’iniziativa Texaedu Academy, una vera e propria scuola di formazione dedicata agli istituti tecnici e professionali di tutta Italia. Il progetto si è rivelato così interessante da sottoscrivere, nel giugno 2004, un documento di intesa con l’allora Ministero dell’Istruzione e della Ricerca. Noi forniamo alle scuole tutta la strumentazione e il materiale didattico necessari per trasformare ogni studente in Tecnico Specialista Diagnostico, figura professionale altamente specializzata nella moderna diagnostica dei veicoli. Attualmente sono 61 le Academy dislocate su tutto il territorio nazionale. L’iniziativa fino ad ora ha abilitato più di 100 docenti e coinvolto oltre 10.000 studenti. Nel 2022, inoltre, il MIUR ha inserito Texa nel “Registro delle Eccellenze”, l’elenco delle realtà accreditate per incentivare l’eccellenza degli studenti nei percorsi di istruzione. Cosa ha rappresentato per lei la nomina a Cavaliere del Lavoro? Sono estremamente onorato di questo prestigioso riconoscimento, che ovviamente condivido con tutte le persone che lavorano e hanno lavorato in Texa durante i 30 anni della sua storia e che con la loro passione e ingegno hanno contribuito a renderci una delle aziende leader nel settore automotive. Vivo questa onorificenza come un premio alla mia determinazione nell’avere sempre voluto mantenere produzione, posti di lavoro e know-how in Patria, evitando ogni forma di delocalizzazione. Inoltre, per avere costantemente investito in ricerca e sviluppo e nella formazione dei giovani. Spero in futuro di essere all’altezza di questo straordinario titolo e di contribuire alla prosperità del nostro amato Paese. La sede di Treviso

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