35 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2023 PRIMO PIANO La sicurezza è certamente un altro elemento critico. Con la crescente presenza dell’IA, ci troviamo di fronte a minacce di attacchi informatici e manipolazioni dei dati che potrebbero mettere a rischio sistemi aziendali o infrastrutture critiche. Diventa quindi cruciale approcciare nel modo corretto la sicurezza informatica dei nuovi sistemi basati sull’IA. Infine, vi è il tema della trasparenza sulle modalità con cui vengono “istruiti” i futuri sistemi di IA che assumeranno le decisioni in modo automatico. È estremamente importante avere una chiara comprensione di tutto il processo di apprendimento, dai dati fino ai modelli. Senza questa trasparenza, le preoccupazioni ad oggi esistenti su affidabilità, correttezza e legittimità delle decisioni prese non potranno essere superate, specialmente quando si tratta di decisioni critiche. Nel corso degli ultimi anni Exprivia ha realizzato diversi progetti sfruttando le tecnologie di IA. La sanità è una delle aree più attive nell’adozione dell’Intelligenza artificiale ma, al contempo, nella regolamentazione della stessa, come recentemente sancito dall’AI Act della Commissione europea, è stata classificata come ad “alto rischio”. Tra i diversi utilizzi dell’IA da parte di Exprivia, l’adozione di strumenti innovativi a supporto della diagnosi nel mondo della radiologia è stata certamente tra quelle a più alto impatto per i pazienti, in quanto ha permesso sia una notevole riduzione degli errori clinici, che una significativa riduzione dei tempi di refertazione. Ugualmente rivoluzionaria è stata l’adozione di tecniche di IA per l’addestramento dei nuovi sistemi per il supporto alle decisioni dei medici. Veri e propri “assistenti virtuali” che osservano il lavoro del medico (e di tutti gli operatori sanitari), conoscono le informazioni storiche del paziente, i nuovi studi e i nuovi protocolli scientifici e sono quindi in grado di offrire suggerimenti per l’azione più opportuna da adottare. Questo consente, da un lato, di valorizzare tutte le informazioni disponibili per un approccio “personalizzato” al paziente, dall’altro di ridurre l’incidenza di alcuni fattori personali (es. mancanza di esperienza, stanchezza o altro) che potrebbero diminuire l’efficacia delle scelte del personale sanitario. In aggiunta alla sanità, anche il settore dell’energia sta dimostrando grande interesse all’applicazione dell’IA: abbiamo, ad esempio, affiancato un importante player nazionale di settore in un percorso di trasformazione dei propri processi di manutenzione dell’infrastruttura, da un approccio classico di tipo “reattivo” ad un approccio innovativo di tipo “predittivo”. La trasformazione è stata possibile grazie all’applicazione di algoritmi di IA sugli enormi dataset già disponibili nei numerosi database di proprietà del cliente, in particolare immagini e video acquisiti tramite voli di elicotteri e droni e/o dati provenienti da satelliti, ma anche considerando le caratteristiche morfologiche, fisiche e storiche degli asset di interesse. Il risultato è stato una notevole riduzione sia degli interventi di manutenzione “programmata”, che di quelli causati da guasti sull’infrastruttura elettrica. Di conseguenza, vi è stato un aumento dell’efficienza del processo, e soprattutto una consistente riduzione di emissioni a salvaguardia dell’ambiente. In conclusione, l’Intelligenza artificiale rappresenta un’opportunità senza precedenti per le imprese, ma al contempo è fondamentale affrontare le sfide associate. È essenziale quindi non solo sfruttare le potenzialità dell’IA, ma anche affrontare le questioni etiche, di sicurezza e trasparenza. Solo in questo modo le imprese potranno sfruttare appieno la trasformazione rivoluzionaria offerta dall’Intelligenza artificiale. Domenico Favuzzi è stato nominato Cavaliere del Lavoro nel 2015. È presidente e amministratore delegato di Exprivia, azienda informatica da lui fondata leader in Italia nella consulenza di processo per imprese industriali, nei servizi tecnologici e nelle soluzioni di Information Technology. Ha sedi operative in Europa, America del Sud e Cina. Impiega oltre 2.500 dipendenti Sanità digitale. In digitale l’intero percorso sanitario del paziente
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