Civiltà del Lavoro, n. 6/2023

49 FOCUS Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2023 gono scoperti per oltre sei mesi. Tutto questo a fronte del grande “spreco” rappresentato da 1,5 milioni di giovani tra i 25 e i 34 anni che non si offrono sul mercato del lavoro, un numero che assegna all’Italia il primato negativo nell’Unione europea per giovani inattivi. Tutto ciò ha origine anche dal gap scuola-lavoro e da un sistema formativo che fatica a formare competenze sempre più evolute. NASCE LA FILIERA FORMATIVA TECNOLOGICA L’allarme delle imprese ha spinto il governo a occuparsi del problema con il varo, lo scorso 18 settembre, del disegno di legge, firmato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, che istituisce la filiera formativa tecnologica. Il progetto è ambizioso, partirà come sperimentazione dal 2024/25 e potrà coinvolgere fino a un massimo del 30% degli istituti tecnici e professionali attivi sul territorio regionale. I punti cardine della riforma sono cinque: percorsi quadriennali, rilanciando in larga scala la sperimentazione delle superiori in quattro anni, anziché cinque, partita con Valeria Fedeli ma mai realmente decollata (oggi interessa appena 2/300 scuole in tutt’Italia). Rafforzamento delle materie di base, in particolare italiano e matematica. Apprendistato formativo e alternanza scuola-lavoro (potrebbe arrivare fino a 400 ore nel triennio). Docenze di esperti provenienti dal mondo produttivo e professionale per ampliare l’offerta didattica, in primis quella laboratoriale. Spinta all’internazionalizzazione con più scambi internazionali, visite e soggiorni di studio, stage all’estero. IL MODELLO ACADEMY Le aziende, intanto, non stanno ad aspettare. Il modello delle Academy nato un secolo fa negli Stati Uniti con General Motors e General Electric, è ormai consolidato anche in Europa e in Italia. La prima e tra le più note è la Eni corporate University, nata nel 2001 per favorire lo sviluppo del know-how tecnico e manageriale e il potenziamento della corporate identity di Eni. Sono numerose, tra le “corporate univeristy” italiane gli esempi di realtà di Cavalieri del Lavoro. In particolare, sono più di 50 le realtà costituite come Academy, ovvero come strutture create all’interno delle aziende per soddisfare le esigenze di formazione tecnica, manageriale e organizzativa. In questo e nei prossimi numeri di Civiltà del Lavoro dedicheremo alle Academy dei Cavalieri del Lavoro uno speciale approfondimento. (C.F.) L’allarme delle imprese sul mismatch formativo ha spinto il governo a occuparsi del problema con il varo del disegno di legge firmato dal ministro Valditara, che istituisce la filiera formativa tecnologica Foto tzido © 123RF.com

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