Civiltà del Lavoro, n. 6/2023

63 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2023 Tra gli stakeholder dell’industria marittima si parla molto della digitalizzazione delle navi e delle tecnologie sostenibili. La Amoretti Armatori Group che soluzioni ha adottato? Sia la digitalizzazione, che in generale le tecnologie di efficientamento energetico, sono in parte legate all’età anagrafica delle navi. Per questo la compagnia si è focalizzata negli anni sul continuo ringiovanimento della flotta con lo scopo di dotarsi di navi sempre più all’avanguardia in materia di tecnologie sostenibili ad oggi presenti sul mercato. Nel contempo dedica una forte attenzione alla formazione del personale, che deve sviluppare le competenze per l’utilizzo delle nuove tecnologie. Cosa ha significato per lei la nomina a Cavaliere del Lavoro? La nomina a Cavaliere del Lavoro è stata una vera sorpresa, ed il pensiero che il Presidente della Repubblica abbia considerato il mio percorso imprenditoriale degno di un così grande riconoscimento mi ha riempito di orgoglio. Ha significato per me una presa di coscienza di quanto avevo fatto nella vita per mantenere e far progredire il patrimonio di cultura e rispetto verso l’azienda che nostro padre ha lasciato a me e mia sorella. Nella vita mi sono concentrata al massimo sulla famiglia e sul lavoro ai quali ho senz’altro dato molto, ma mi rendo conto oggi che sono stati loro, ancor di più, ad avere dato a me. Per cui questa nomina non è solo mia ma di tutti quelli che camminando al mio fianco hanno condiviso i valori di responsabilità e senso del dovere. Nave cisterna "Lady Mariella" del Gruppo armatoriale Amoretti

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