Civiltà del Lavoro, n. 6/2023

75 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2023 come la Academy, dove le persone possano ritrovare e scegliere percorsi formativi pensati su misura. Nell’ultimo triennio, per esempio, abbiamo erogato 16.200 ore di formazione, con un numero di ore medie per genere di 20 per le donne e di 18,9 per gli uomini. Gli ambiti formativi sono stati diversi: manageriale (8,2%), specialistica (47,5%), salute e sicurezza (7,2%), lingue (17,8%), soft skills (19,4%). In media, sono state dedicate alla formazione obbligatoria 14 ore, cui occorre aggiungere 1,08 ore medie di formazione non obbligatoria. Quali aspetti le piacciono maggiormente del suo lavoro? Apprezzo molto il lavoro di squadra, il confronto costante tra persone con profili diversi. Lavorare per il raggiungimento di un obiettivo comune e crescere insieme è ciò che più mi appaga. Vedere riconosciuti sia il nostro pragmatismo sia il rispetto totale per gli altri è la mia soddisfazione principale. Anche nell’impegno in questo lavoro quotidiano si concretizza la crescita individuale di ciascuno. Può descriverci l’emozione che ha provato quando è stata insignita dell’onorificenza di Cavaliere del Lavoro? Quando sono venuta a conoscenza della nomina, ero incredula. Mi sono presa qualche minuto per riflettere. Ho ripensato a tutto il percorso compiuto, che rimane troppo spesso un bagaglio personale e silenzioso che non sempre ho riconsiderato nella giusta prospettiva. Subito dopo ho voluto condividere questa emozione con la mia famiglia, con mia mamma e mia sorella e con mio marito e i miei figli. È, in tutti sensi, un riconoscimento “collettivo”. È stato ottenuto anche grazie al lavoro di tutti i miei collaboratori e della mia famiglia, che ha sempre creduto in me, mi ha sempre sostenuta e ha condiviso le mie scelte. Da ultimo, ho capito che non è un traguardo, ma è una responsabilità. Noi Cavalieri del Lavoro abbiamo il compito di divulgare e sostenere valori importanti di impegno, responsabilità ed etica tanto nel lavoro quanto nella società tutta. Le energie rinnovabili sono al centro delle strategie di Enercom, che in Italia serve oltre 185.000 utenze

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=