Civiltà del Lavoro, n. 6/2023

95 Civiltà del Lavoro | novembre • dicembre 2023 cui è chiamato il Servizio Sanitario Nazionale nei prossimi mesi sono davvero complesse e i rischi connessi sono estremamente rilevanti. Un anno fa ha aperto le porte, a Casteldebole, la nuova sede di Villa Bellombra, presidio ospedaliero specializzato nella riabilitazione intensiva con tecnologia robotica. Come si coniugano salute e innovazione? L’efficace tutela della salute è assolutamente dipendente dall’innovazione e questi anni si stanno caratterizzando per uno straordinario sviluppo di nuove tecnologie diagnostico terapeutiche e nuovi farmaci. Con la realizzazione della nuova Villa Bellombra abbiamo cercato di innalzare ulteriormente gli standard tecnologici, organizzativi e strutturali. L’area di degenza si sviluppa tutta al piano terreno evitando completamente qualsiasi barriera architettonica. La permeabilità visiva dell’edificio è stata aumentata per beneficiare delle ampie aree verdi. Tutte le camere sono dotate di veranda e accesso privato al giardino. Disponiamo dei tre esoscheletri robotici più evoluti oggi disponibili per gli arti inferiori e superiori e partecipiamo ad importanti trial clinici collaborando con istituti ed università in tutto il mondo. Abbiamo anche dato molto risalto alla riabilitazione in acqua, ai giardini riabilitativi, l’ultimo dei quali verrà inaugurato la prossima primavera, e infine abbiamo previsto spazi dedicati all’arte con mostre di pittura, installazioni, sculture e concerti per dare ai nostri pazienti la più ampia rosa di stimoli al fine di massimizzare la funzione riabilitativa. La sua attività si concentra prevalentemente in EmiliaRomagna. Quanto contano per lei le proprie origini? Le origini sono importantissime perché definiscono un ventaglio di valori che condividiamo e che ci trasformano in una comunità. I servizi sanitari non possono essere delocalizzati quindi si rivolgono prevalentemente ad un territorio definito e devono essere in grado di interpretarne i bisogni e le caratteristiche ma oggi la sanità ha anche una dimensione globale che è fondamentale per poter offrire prestazioni di qualità. Noi siamo concentrati in Emilia-Romagna ma le nostre strutture hanno relazioni consolidate a livello globale e accettano un numero costantemente crescente di pazienti provenienti da altre regioni e anche da altri paesi. Il nostro obiettivo è di coniugare prossimità e globalizzazione attraverso il costante confronto con le realtà leader a livello mondiale per poter condividere le best practice, sostenere gli investimenti e progredire costantemente. Per fare questo organizziamo study tour, interscambi di professionisti e ci sottoponiamo a regolari visite di controllo da parte di società internazionali di accreditamento all’eccellenza come Accreditation Canada e ISO. Quando ha saputo di essere stato nominato Cavaliere del Lavoro cosa ha provato e cosa rappresenta per lei questa onorificenza? L’emozione che si prova credo davvero che sia difficile da descrivere. Senza una squadra forte e coesa credo che sia impossibile raggiungere risultati importanti e, per questo, voglio condividere questo prestigiosissimo riconoscimento con la mia famiglia e con tutti i colleghi che ogni giorno si impegnano al massimo per il buon funzionamento delle nostre strutture. La nuova sede di Villa Bellombra, Bologna

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