Civiltà del Lavoro, n. 2/2024

20 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2024 L’Ue deve anche ridare slancio alle transizioni ambientale e digitale. Per decarbonizzare senza deindustrializzare, il Green Deal deve essere affiancato da un Industrial Deal. E per digitalizzare mantenendo l’uomo al centro, la Ue deve incentivare l’innovazione e lo sviluppo dei talenti e delle competenze. Infine, dobbiamo uscire da un approccio puramente regolatorio delle politiche sociali, promuovendo la mobilità, affrontando la carenza di lavoratori e il mismatch tra domanda e offerta di competenze, favorendo la sussidiarietà e il dialogo sociale in tutta Europa. Quali sono le maggiori sfide competitive globali che il sistema produttivo europeo deve affrontare? BusinessEurope ha pubblicato recentemente il suo Reform Barometer 2024, che misura la competitività globale dell’Europa e valuta le relative riforme. Il risultato principale è il fatto che l’88% delle nostre associazioni imprenditoriali federate ritiene che, dopo il declino significativo tra il 2020 e il 2023, non c’è stato alcun miglioramento nell’attrattività dell’ambiente economico europeo negli ultimi 12 mesi rispetto ai nostri maggiori competitori. Ci sono alcune cause principali per questa preoccupante situazione. In primo luogo, più della metà (54%) dei nostri associati ritiene che il peso della regolamentazione sia aumentato in Europa nel 2023. Questa inflazione burocratica comporta un forte aumento di costi amministrativi per le imprese europee ed è particolarmente dannoso per le Pmi. Nel 2022 le regole relative al Green Deal hanno rappresentato per le imprese un costo amministrativo aggiuntivo di circa 2 miliardi di euro. Nella prossima legislatura, la Ue dovrebbe porsi l’obbiettivo di ridurre almeno del 25% gli obblighi amministrativi per le imprese, mettere al centro dell’agenda la facilitazione delle attività imprenditoriali ed eliminare le contraddizioni e le complessità non necessarie della legislazione europea. Nel 2022 le regole relative al Green Deal hanno rappresentato per le imprese un costo amministrativo aggiuntivo di circa 2 miliardi di euro. Nella prossima legislatura, la Ue dovrebbe porsi l’obiettivo di ridurre almeno del 25% gli obblighi amministrativi e burocratici Foto Xavier jegas © Shutterstock

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