Civiltà del Lavoro, n. 2/2024

32 FOCUS Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2024 A colloquio con Mattia BARCHETTI di Paolo Mazzanti opo lo stop forzato degli anni della pandemia il turismo ha ripreso a pieno ritmo e nel nostro Paese rappresenta una delle voci più importanti per l’economia. La crescente attenzione alla sostenibilità ambientale stimola operatori e visitatori ad intraprendere azioni per ridurre l’impatto dei flussi su luoghi e comunità. Di questo e altro abbiamo parlato con Mattia Barchetti, Head of Marketing Intelligence di Nomisma e curatore dell’Osservatorio sul turismo. Quali sono stati i risultati dell’ultimo Osservatorio sul turismo di Nomisma? L’Osservatorio evidenzia chiaramente le molteplici sfide che i protagonisti della filiera turistica italiana stanno affrontando attualmente, ma allo stesso tempo presenta nuove opportunità da cogliere. Il turista adotta sempre più strategie di risparmio nella definizione delle politiche della vacanza, senza però rinunciare a viaggiare. In uno scenario macroeconomico incerto, gli operatori del settore si dimostrano consapevoli e proattivi nel definire le proprie strategie di business in un contesto in cui l’aumento generalizzato dei costi e la difficoltà nella ricerca di personale rappresentano le principali difficoltà da affrontare nel prossimo futuro. Continuano ad investire per potenziare la propria attrattività e adattarsi ai cambiamenti richiesti da un turista sempre più esigente. Si delinea quindi un futuro che anche nel settore turistico si concentrerà su digitalizzazione, sostenibilità e un turismo completamente integrato con il territorio. Il turismo vale il 12-13% del Pil ma è un settore ancora poco “industrializzato”. Come organizzarlo meglio, senza perdere la creatività che lo caratterizza? Per dare al turismo la centralità nell’industria del Paese che dovrebbe avere è necessario rafforzare la competitività dell’offerta turistica italiana. L’Italia sconta ancora alcune debolezze dal punto di vista dell’organizzazione e della gestione efficiente dei servizi atti alla fruizione turistica. È importante intervenire con investimenti mirati per un potenziamento organico dell’intero comparto. Il turismo straniero rappresenta, ad esempio, per l’Italia un segmento fondamentale su cui è necessario puntare valorizzando al massimo il nostro patrimonio. Nella gran parte delle indagini Nomisma riscontriamo molto spesso il riconoscimento di un ruolo importante per l’Italia come ambasciatrice di aspetti quali la cultura, la tradizione, la creatività e il benessere. Il potenziamento di un modello condiviso di governance tra Regioni e governo faciliterebbe sicuramente un’azione strategica coesa e unitaria, che punti sulla valorizzazione del territorio e sugli aspetti che più ci contraddistinguono all’estero. Mattia Barchetti Più dialogo centro-territori per FAR CRESCERE IL TURISMO D

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