Civiltà del Lavoro, n. 2/2024

39 FOCUS Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2024 n origine il viaggio è stato sempre legato a una condizione biologica e sociale dell’uomo. Intorno ad esso si è costruita la storia umana, diventando un grande elemento dell’immaginario, agente e modello di trasformazione e di evoluzione. La mente del viaggiatore, aperta ai mutamenti, lo rende luogo privilegiato dell’esperienza, di condivisione e di trasformazione del senso di tempo. Oggi il turismo mondiale è un settore dinamico, che ha subito un profondo impatto a causa degli eventi globali, dalle pandemie alle tensioni geopolitiche, e delle conseguenti sfide che deve affrontare. Tutto ciò diventa dunque opportunità di cambiamento e innovazione. Nello specifico, lo scorso anno il turismo italiano ha definitivamente recuperato i livelli pre-pandemia, chiudendo con circa 445 milioni di presenze nelle strutture ricettive, in aumento dell’8,1% rispetto all’anno precedente. A trainare in maniera determinante l’intero comparto e la ripresa è stato soprattutto il forte incremento della domanda estera – americana in testa – con presenze che hanno segnato +13,7% sul 2022 e che in valori assoluti si sono attestate a oltre 228,5 milioni (nel 2019 erano state 220,6 milioni). Superiore alle aspettative è stata anche la performance del business travel. Si conferma, invece, il passo decisamente più lento del mercato leisure italiano, che ha segnato nel 2023 un aumento del 2,8% sull’anno precedente, per un totale di 216,8 milioni di pernottamenti (216 milioni nel 2019). LE TENDENZE EMERGENTI E LE CRITICITÀ Le maggiori tendenze emergenti nel settore riguardano prevalentemente il turismo sostenibile: la crescente consapevolezza dell’impatto ambientale e sociale del turismo spinge i viaggiatori a scegliere destinazioni e strutture eco-friendly, nonché attività che promuovano la conservazione ambientale e il coinvolgimento delle comunità locali. In questo modo I di Luca PATANÈ SOSTENIBILITÀ, una strada obbligata Luca Patanè

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