Civiltà del Lavoro, n. 2/2024

44 FOCUS Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2024 alloggio, ma una formazione complementare indirizzata allo sviluppo delle life skills. Italia e Spagna vantano forse la tradizione più antica (i Collegi di merito in Italia e i Colegios Mayores in Spagna), ma in molti altri Paesi si stanno sviluppando progetti di residenzialità di eccellenza. Secondo l’ultimo report “Future of jobs report 2023”, condotto dal World Economic Forum, il 44% dei lavoratori dovrà cambiare le sue competenze, per la crescente importanza della risoluzione di problemi complessi sul posto di lavoro, con forte impatto ovviamente sulla formazione. Nei prossimi 5 anni, è previsto che il 23% dei posti di lavoro subisca cambiamenti. Qual è la risposta dei collegi europei a questo cambiamento così radicale? Come già accennato, i Collegi europei da sempre hanno a cuore la formazione di life skills che aiutino gli studenti ad affrontare i rapidi cambiamenti cui si fa riferimento nel Rapporto del Wef. Ogni Collegio decide quali life skills promuovere e in che modo, ma i risultati, anche di indagini fatte da terze parti, ad esempio, sui Collegi di merito italiani, sono molto confortanti. In che modo EucA favorisce lo scambio di esperienze e di modelli tra i collegi universitari europei? Attraverso eventi internazionali rivolti a senior student leaders: abbiamo promosso negli ultimi due anni un Bootcamp nel quale i partecipanti hanno potuto conoscere e confrontarsi su tradizioni, modelli organizzativi e pratiche di coinvolgimento nella vita collegiale. Nonché a professionisti degli SAS: la più importante è la European Conference for Student Affairs and Services-Ecsas, in collaborazione con Naspa, la più grande rete di SAS al mondo. Nel 2024 si terrà a Malta la sesta edizione. Quali soft skills ritiene essenziali per gli studenti universitari oggi e come EucA incorpora l’acquisizione di queste competenze nei suoi programmi? Quelle che consentono agli studenti di affrontare al meglio la transizione nel mondo del lavoro. Obiettivamente rispetto al 2013, quando uscì un famoso Report di McKinsey sul divario in Europa tra l’insegnamento universitario e ciò che il mondo reale del lavoro richiede, sono stati fatti alcuni passi in avanti; ma la distanza da colmare è ancora forte. Posso affermare che tutte le attività di EucA per studenti hanno l’obiettivo esplicito di far acquisire o almeno progredire in qualcuna delle life skills oggi più richieste. Il “come” dipende dal tipo di attività e dall’età dei partecipanti. Ma EucA prevede in ogni attività qualche persona del proprio staff esperta e programma, dunque, un lavoro per lo sviluppo di almeno una life skill, quali leadership, team working, public speaking, networking. E ancora, capacità di analizzare i dati a disposizione, curiosità, adattabilità ed emotional intelligence. Secondo un recente rapporto dell’Area studi di Mediobanca, l’investimento del nostro Paese nell’educazione terziaria è pari solo all’1% del Pil, contro l’1,3% della media Ue e l’1,5% della media Ocse. Dal suo punto di vista c’è un’emergenza da risolvere sul tema della formazione universitaria? Certamente! Tranne rare eccezioni, prevalentemente in Università private, lo studente di fatto è lasciato solo. Ciò, soprattutto all’inizio del percorso universitario, per molti può EucA prevede in ogni attività qualche persona del proprio staff esperta e programma, dunque, un lavoro per lo sviluppo di almeno una life skill, quali leadership, team working, public speaking, networking, curiosità, adattabilità ed emotional intelligence Foto ihorkuz © 123RF.com

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=