Civiltà del Lavoro, n. 2/2024

51 FOCUS Civiltà del Lavoro | marzo • aprile 2024 da, e con gli Anziani, che sono quelli che hanno trascorso tutta la vita in un’azienda. Fece con loro un patto per la costituzione di un Ente che dopo si chiamò Palazzo della Civiltà del Lavoro, perché prima nacque l’alleanza tra le tre componenti del mondo del lavoro e poi la ricerca del luogo dove fondare questo tempio che riunisse in armonia e componesse quei dissidi, quei conflitti, quella lotta di classe che qualcuno andava predicando. Il commissario dell’Ente Eur era un suo carissimo amico, il senatore Aldo Ferrabino, un grande latinista, un umanista dei vecchi tempi. Pozzani chiese a Ferrabino la concessione di Palazzo della Civiltà, il Colosseo quadrato, che non era stato finito. Il Palazzo della Civiltà aveva i suoi archi ma all’interno era vuoto. Pozzani prese il palazzo e fece quel tempio del lavoro che chiamò Palazzo della Civiltà, quel palazzo si chiamava Palazzo della Civiltà Italiana e lo ribattezzò il Palazzo della Civiltà del Lavoro. La prima cosa che Pozzani disse fu “noi dobbiamo favorire l’incontro dei giovani con il mondo del lavoro”; e quindi si dette il programma di organizzare, prima a Roma e poi in tutta Italia, un programma intenso di incontri tra i giovani e il mondo del lavoro. Ma una cosa è dirlo, una cosa è farlo. E poi ebbe l’intuizione di premiare assieme e a fianco dei Cavalieri del Lavoro i 25 migliori studenti ubblichiamo il messaggio inviato dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Presidente dell’Associazione Alumni del Collegio universitario dei Cavalieri del Lavoro, Giorgio Ricci Maccarini, in occasione del convegno “Orientamento, formazione, merito: un progetto visionario. L’attualità di Giovanni Cavina nel centenario della nascita”, tenuto a Roma il 20 marzo 2024. Il Convegno promosso dall’Associazione Alumni del Collegio universitario dei Cavalieri del Lavoro sottolinea opportunamente il ruolo di Giovanni Cavina, Direttore per venticinque anni della Residenza Universitaria “Lamaro – Pozzani”, nel centenario della sua nascita. Illuminato educatore, profondo conoscitore e studioso dei fenomeni sociali, Giovanni Cavina ha trasmesso a numerosi studenti conoscenze di elevata attualità, facendo della Residenza – esemplare iniziativa promossa dalla Federazione Cavalieri del Lavoro – una fucina di esperienze per le nuove generazioni. In particolare, Cavina è stato un lungimirante sostenitore dell’avanzamento del processo di integrazione dell’Unione europea, oltre che attento osservatore dell’emergere di competenze legate al progressivo sviluppo dell’informatica e al continuo affermarsi delle nuove tecnologie, sollecitando gli studenti del Collegio al superamento dei tradizionali confini dei singoli comparti scientifici, per un approccio fortemente interdisciplinare. Idee e pensieri, quelli di Giovanni Cavina, che hanno trovato attuazione nella realizzazione di progetti educativi che, nel premiare impegno e merito, supportano tutt’oggi gli studenti nell’ottenere una formazione sempre più adeguata al loro essere cittadini della Repubblica e alle attuali dinamiche del mercato del lavoro. Nella significativa ricorrenza del centenario della nascita di Giovanni Cavina, mi unisco a quanti sono oggi riuniti nel suo ricordo, con i più sentiti auguri per la continuazione della sua opera». FUCINA DI ESPERIENZE PER LE NUOVE GENERAZIONI P IL MESSAGGIO DI SERGIO MATTARELLA Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica

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