Civiltà del Lavoro, n. 3/2024

10 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | maggio • giugno • luglio 2024 Intervista a Ferdinando NELLI FEROCI di Brunella Giugliano OCCIDENTE Ecco i punti in agenda na strategia per il rilancio della competiti- vità dell’economia europea, da realizzare anche grazie alle proposte contenute nei rapporti di Enrico Letta, sul rilancio del mercato interno, e di Mario Draghi, sul rafforzamento della stessa competitività” – sono le priorità che dovranno figurare nella agenda della Ue per la prossi- ma legislatura per l’Ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci, presidente dell’Istituto Affari Internazionali, che sottolinea: “Si dovranno anche confermare gli obiettivi adottati in ma- teria di transizione energetica e digitale in un contesto che tenga maggiormente conto della necessità di compensare i costi, economici e sociali, di queste transizioni”. Presidente, il G7 si è appena concluso. Quali sono i ri- sultati raggiunti? Il Vertice del G7 sotto presidenza italiana si è svolto in circostanze particolarmente complicate. Due conflitti in corso da tempo, e per ora senza prospettive di una so- luzione politica, e numerose sfide globali che richiede- rebbero maggiore e migliore cooperazione internazio- nale in una congiuntura in cui le istituzioni internazionali che dovrebbero garantire una governance globale effica- ce sono in crisi. Il Vertice ha confermato la compattezza dei maggiori paesi cosiddetti occidentali su alcuni punti qualificanti dell’agenda internazionale. Vorrei ricordare in particolare la conferma del sostegno all’Ucraina, con la decisione di utilizzare i profitti generati dagli “assets” russi congelati per garantire un prestito all’Ucraina di 50 miliardi di dollari; l’impegno alla ricerca di una soluzio- ne del conflitto israelo-palestinese secondo le linee del piano elaborato dall’Amministrazione americana. E an- cora: un messaggio chiaro alla Cina perchè si impegni in maniera più costruttiva nella gestione di sfide condivi- se; un’evidente manifestazione di interesse nei confronti dell’Africa e una serie di raccomandazioni sulla gestione dell’Intelligenza artificiale, sulla finanza per lo sviluppo, sulla sicurezza alimentare, sulla salute per tutti. Era lecito aspettarsi di più? Non era facile ottenere di più date le circostanze, anche perché onestamente il G7, per quanto costituisca un fo- ro importante di consultazione fra un gruppo di paesi che condividono principi, valori e obiettivi, ha un evidente pro- blema di rappresentatività. Questo gruppo di paesi, infat- ti, nel corso degli anni, e cioè dal lontano 1975 quando fu originariamente creato, ha perso di peso specifico in ter- mini di quota della popolazione mondiale, di contributo al PIL mondiale, di quota di partecipazione al commercio internazionale. Sotto questo profilo va valutata positiva- mente la decisione della Presidenza italiana di invitare a Borgo Egnazia alcuni leaders di paesi che non fanno par- te del G7 ma che sono rappresentativi di quella parte del mondo che non si riconosce nell’Occidente. “U Ferdinando Nelli Feroci

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