Civiltà del Lavoro, n. 3/2024
13 Civiltà del Lavoro | maggio • giugno • luglio 2024 PRIMO PIANO A colloquio con Daniel GROS di Paolo Mazzanti idea dell’Europa rimane forte. È usci- ta confermata dalle elezioni europee di inizio giugno in cui il centro popolare ha retto. Parte della destra populista è entrata nel sistema europeo. Non c’è più nessuno che chieda esplicitamente di uscire dall’U- nione europea e neppure dall’euro. E alle elezioni ingle- si sono stati duramente sconfitti i conservatori che ave- vano voluto la Brexit”. A parlare è Daniel Gros, economista e attualmente diret- tore dell’Istituto europeo e policy making dell’Università Bocconi di Milano. Con lui abbiamo fatto una riflessione sui risultati della tornata elettorale di giugno-luglio, tra elezioni europee, elezioni legislative francesi e inglesi. Professor Gros, alle europee tuttavia c’è stata un’a- vanzata delle destre nazionaliste euroscettiche, che vorrebbero un’Unione europea concentrata su meno competenze e non vogliono il superamento del diritto di veto. Come convivere con queste spinte? Le spinte nazionaliste, arginate alle elezioni legislative fran- cesi con la sconfitta della Le Pen grazie alle desistenze, sono piuttosto vaghe. In concreto, esercitano un’azione di freno su alcune iniziative europee, ma sinora non han- no proposto un modello alternativo di Unione europea. Sulle politiche europee concrete, dall’industria alla dife- sa comune, al Green Deal che cosa potrebbe accadere? Sulla politica industriale e dei dazi, come quelli recente- mente imposti in via transitoria sulle auto elettriche cinesi che godono di contributi pubblici, i nazionalisti dovrebbe- ro essere d’accordo, perché sono politiche di protezio- ne della produzione europea e nazionale. Della difesa co- mune si è parlato molto, ma sinora si è combinato poco. Sul Green Deal e le politiche ambientali, su cui sono sta- ti già pressoché completati le direttive e i regolamenti, è prevedibile che ci sarà un rallentamento della fase di at- tuazione e un confronto tra Unione e Stati membri che “L’ Daniel Gros PERCHÉ L’UE è più forte Le spinte nazionaliste, arginate alle elezioni legislative francesi con la sconfitta della Le Pen grazie alle desistenze, sono piuttosto vaghe. In concreto, non hanno proposto un modello alternativo di Unione europea
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