Civiltà del Lavoro, n. 3/2024

17 Civiltà del Lavoro | maggio • giugno • luglio 2024 PRIMO PIANO La forte affermazione dei laburisti in Gran Bretagna potrebbe avviare un processo di riavvicinamento all’U- nione europea? Non credo a ipotesi di rientro della Gran Bretagna nell’U- nione europea, escluse del resto dallo stesso neo primo ministro Starmer. Aumento delle collaborazioni e delle intese possono in- vece essere possibili, come ha dichiarato il neo ministro degli Esteri Lammy, con un approccio meno ideologico e più pragmatico. Qui si può spaziare dai programmi di ricerca al programma Erasmus, dalle collaborazioni eco- nomiche per facilitare l’ingresso di lavoratori europei, a intese sulla Difesa. La Gran Bretagna potrebbe, per esem- pio, entrare nello Scudo di difesa antiaerea. Veniamo ai rapporti Italia-Ue. La nostra premier è usci- ta rafforzata dal G7 e dalle elezioni europee, ma poi si è ritrovata isolata in Europa sulla scelta delle cariche di vertice. Come mai? Perché in Europa si è ricostituita la maggioranza di cen- trosinistra tra popolari, socialisti e liberali, che ha scel- to le cariche di vertice con il consenso di 25 governi su 27. Questa maggioranza non poteva negoziare con i con- servatori e accettare il loro appoggio esplicito. E certo in questo caso non ha giovato a Meloni essere capo del governo italiano e allo stesso tempo capo del gruppo conservatore Ecr. C’è il timore diffuso che l’indebolimento del cosiddet- to asse franco-tedesco non consentirà all’Europa di fare significativi passi avanti. Non prevedo passi avanti significativi sulla strada dell’in- tegrazione. Basterebbe che l’Unione fosse in grado di ge- stire e attuare i progetti già avviati: sarebbe moltissimo. Dopo di che, l’Unione europea ha progredito soprattut- to reagendo alle sfide esterne, come abbiamo visto coi vaccini anti Covid e col Next Generation Eu. La prossima sfida potrebbe venire dall’eventuale presi- denza Trump negli Stati Uniti, che obbligherebbe l’Unio- ne europea ad affrontare davvero il tema della difesa co- mune e di un maggiore impegno a sostegno di Kiev. La prossima sfida potrebbe venire dall’eventuale presidenza Trump negli Stati Uniti, che obbligherebbe l’Unione europea ad affrontare davvero il tema della difesa comune e di un maggiore impegno a sostegno di Kiev Foto sinenkiy @ 123RF.com

RkJQdWJsaXNoZXIy NDY5NjA=