Civiltà del Lavoro, n. 3/2024

39 FOCUS Civiltà del Lavoro | maggio • giugno • luglio 2024 l mondo invecchia. Le aree geografiche che invecchiano sono la maggior par- te. Ci sono però zone con ancora una maggior natalità. La notizia che l’India, con 1 miliardo e 400 milioni di perso- ne, avrebbe superato la Cina, è veramente importante. Ricordo che la demografia si riflette sulla crescita eco- nomica, sui tassi di interesse, sulla distribuzione della ricchezza, sulle diseguaglianze e induce flussi migratori, solo per citarne alcuni”. Con queste parole il presidente della Federazione dei Cavalieri del Lavoro Maurizio Sel- la ha aperto l’8 aprile scorso il primo dei tre workshop preparatori del Convegno Nazionale sul lavoro, che si terrà il 14 settembre a Bari. “Come fanno le istituzioni – ha proseguito – ad affron- tare le problematiche demografiche? Secondo me con un metodo olistico, a 360 gradi. Da un lato, si può favo- rire la natalità, dall’altro si può favorire il supporto alla popolazione che è più avanti nell’età e, all’occorrenza, bisogna stare attenti ai flussi migratori. L’innovazione ha effetto sulla demografia, soprattutto perché influen- za le aspettative di vita. I progressi della medicina, l’au- mento della popolazione e l’invecchiamento sono legati al miglioramento delle condizioni di vita e di benessere. Attenti che, probabilmente, presto la robotica cercherà di aumentare l’assistenza alla famiglia, ai meno giovani, con un intervento particolarmente importante coadiu- vato dall’Intelligenza artificiale”. A introdurre i lavori è stato il Cavaliere del Lavoro Carlo Pontecorvo, presidente del Gruppo Mezzogiorno, per il quale il tema è di assoluta rilevanza e richiede “un inter- vento pubblico” e “un programma di lungo termine con il governo”. Senza di questo, è l’opinione del Cavaliere, “sarà difficile probabilmente ribaltare la situazione”. Entrando nel merito degli argomenti, lo scenario com- plessivo è stato inquadrato da Alessandro Rosina, or- dinario di Demografia e statistica sociale all’Università Cattolica di Milano, mentre il dibattito è stato animato dagli interventi dei Cavalieri del Lavoro Domenico Fa- vuzzi, presidente e Ad Exprivia, Daniela Gennaro Guada- lupi, presidente onorario Vin Service, Linda Orsola Gilli, presidente Inaz, e Silvano Pedrollo, presidente Pedrol- lo. A seguire una sintesi dei contenuti. ROSINA: “Il declino non è ineluttabile” Siano davanti a un cambia- mento profondo – afferma il professor Alessandro Rosina, docente di Demografia e stati- stica sociale all’Università Cat- tolica di Milano –. Per tutta la storia dell’umanità, società ed economia hanno funzionato avendo come base un’abbondante presenza di giovani, di nuove generazioni che andavano ad alimentare il mondo del lavoro e quindi la capacità di sviluppo e innovazione. Questa fase nella storia dell’umanità è ora terminata a partire dai paesi in cui viviamo, dal mondo occidentale, dall’Europa. È finito quello che viene chiamato il dividen- do demografico. Questo, d’ora in poi, non sarà più vero: l’asse portante dell’economia per la sostenibilità del si- stema sociale di welfare, che è la popolazione in età at- tiva, ora andrà, per la prima volta, progressivamente a ridursi in modo drastico e quindi il mondo occidentale perderà questo vantaggio competitivo. La popolazione attiva in Europa e Nord America andrà a diminuire e si indebolirà quindi la capacità di crescita e di sviluppo, dal punto di vista quantomeno quantita- tivo, perdendo questo vantaggio competitivo rispetto ad altre aree del mondo. Questo però, altro punto importante, non avverrà al- lo stesso modo all’interno di tutto il mondo occidenta- le, dei paesi sviluppati, all’interno della stessa Europa. Ci sono paesi che, a fronte di una popolazione anziana che aumenta, grazie all’aumento della longevità e che “I IL NODO della denatalità Foto Giuliano del Gatto © Imagoeconomica DEMOGRAFIA IL PRIMO WORKSHOP PREPARATORIO AL CONVEGNO NAZIONALE

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