Civiltà del Lavoro, n. 3/2024

76 I NUOVI VENTICINQUE CAVALIERI DEL LAVORO Civiltà del Lavoro | maggio • giugno • luglio 2024 fondatrice di Chiara Boni & Sons, azien- da a cui fa capo il marchio di abbiglia- mento femminile prêt-à-porter Chiara Boni La Petite Robe. Nel 1971 esordisce a Firenze con la sua prima boutique per la vendita della collezione “You Tarzan, me Jane”, da lei disegnata e firmata. Fin dai primi anni par- tecipa come stilista a sfilate emanifestazioni d’avanguardia. Alla fine degli anni ’70, grazie alla collaborazione con l’ame- ricana Dupont de Nemours, titolare di numerosi brevetti di materiali e processi chimici, è la prima couturier in Italia a sperimentare l’inserimento della lycra nei tessuti destina- ti all’abbigliamento. Attraverso questa intuizione, nel 1985 stipula un accordo con il Gruppo Finanziario Tessile per la nascita dell’azienda che porta il suo nome. Le sue le collezioni sfilano sulle passerelle della Fashion Week milanese e nei primi anni ‘90 dà vita alla linea ma- schile con l’apertura di 12 punti vendita mono marca in Cina. Nello stesso periodo amplia la presenza dell’azien- da nel settore dei profumi attraverso il debutto della pri- ma fragranza Chiara Boni. Nel 2001 riacquista tutte le quote del proprio marchio dal Gruppo Finanziario Tessile e intensifica la sperimentazio- ne sui tessuti fino alla nascita de La Petite Robe. Con la nuova griffe, attraverso specifiche lavorazioni e tecniche di confezione come il taglio vivo, realizza abiti in tessuto stretch lavabili in lavatrice, che non sgualciscono e che non richiedono stiratura. Nel 2010 apre il capitale della sua azienda ad un socio per svilupparne la presenza all’estero e nella distribuzione wholesale. La Petite Robe viene così lanciata sul merca- to americano dove raccoglie fin da subito consenso, fino ad essere oggi presente nei maggiori department stores con una rete di 400 corner. Nel 2015 rafforza il marchio attraverso una linea di calza- ture e accessori in cui la Lycra è protagonista. Sotto la sua guida e direzione artistica, l’azienda si è spe- cializzata nell’utilizzo di un unico materiale, arrivando a definire la propria presenza nella moda e nell’ haute cou- ture con un’impronta ben precisa che associa eleganza, femminilità e alta vestibilità per assecondare gli impegni quotidiani delle donne. Oggi la griffe è presente in Italia e all’estero con due bou- tique monomarca a Milano e Roma, in due punti vendi- ta in franchising a Montecarlo e Genova e in negozi multi brand in Italia, Germania, Francia, Spagna, Medio Orien- te e Grecia. Con una sede a Milano e uffici amministra- tivi e logistici a Biella, la manifattura è affidata a labora- tori esterni con una filiera corta in Piemonte, Lombardia Emilia Romagna e Toscana. L’export è di circa l’80%. Oc- cupa 30 dipendenti. Nel 2019 è la prima azienda italiana di abbigliamento fem- minile ad ottenere la certificazione europea PEF - Pro- duct Environmental Footprint, che testimonia il ridotto impatto ambientale generato da un prodotto durante il suo ciclo di vita, dalla produzione delle materie prime fi- no al confezionamento. È Maria Chiara BONI 1948 - MILANO INDUSTRIA MODA E ABBIGLIAMENTO

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