Civiltà del Lavoro, n. 3/2024

mestiere, come sottolineato anche dal presidente del- la Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Mau- rizio Sella. Quest’ultimo ha ripreso le parole utilizzate nel 1966 dall’allora presidente della Repubblica Giusep- pe Saragat – “Siete la nuova aristocrazia della nuova Italia” – e concettualmente riaffermate qualche anno più tardi dal suo successore Giovanni Leone – “Il ve- ro e unico titolo aristocratico che si può riconoscere deriva, appunto, dal lavoro” – e ha aggiunto che que- sta aristocrazia è fatta “di donne e uomini che seppu- re nelle inevitabili differenze dovute a epoche, settori e contesti di riferimento diversi, sono accomunati da medesimi principi ispiratori nella conduzione d’azien- da, nell’attenzione al benessere di collaboratori e di- pendenti, nello sviluppo dei territori in cui operano, nella propensione a innovare. Così come sono certo di poter dire che i Cavalieri del Lavoro sono accomunati dall’impegno nella vita sociale”. Fra le sottolineature del discorso del presidente Sella, vi è stato anche il richiamo al fatto che la Federazione associa “persone che hanno costruito e consolidato nel tempo le proprie realtà imprenditoriali, spesso parten- do da zero. Siamo persone unite da valori e non da inte- ressi – ha affermato Sella – impegnate a dare il proprio contributo al servizio del progresso economico, sociale e civile del Paese”. A questo proposito il presidente Sella ha ricordato il gran- de lavoro che la Federazione svolge a favore dei giovani attraverso il Collegio Lamaro Pozzani, che investe sul- la formazione e rappresenta in modo emblematico l’o- biettivo richiamato dal Capo dello Stato Sergio Matta- rella in occasione del cinquantesimo anniversario dalla sua istituzione, ovvero formare “il capitale sociale del- la Repubblica”. Oggi più che mai infatti gli imprenditori sono consapevoli del ruolo cruciale che le persone gio- Maurizio Sella Sella: Siamo persone unite da valori e non da interessi, impegnate a dare il proprio contributo al servizio del progresso economico, sociale e civile del Paese cano all’interno delle aziende e di come “l’investimento in conoscenza” sia un “fattore chiave, da nutrire e rivita- lizzare lungo tutto l’arco della vita”. Non a caso il prossi- mo Convegno Nazionale, il principale appuntamento or- ganizzato ogni anno dalla Federazione, verterà sul tema “Demografia e lavoro”, con l’obiettivo di approfondire le sfide in campo lavorativo dettate dai cambiamenti de- mografici e tecnologici. Tornando all’esperienza ormai ultracinquantennale del Collegio Lamaro Pozzani, il presidente Sella ha tenuto a sottolineare la totale gratuità per gli studenti del per- corso formativo erogato, “che si regge solo sui contri- buti dei Cavalieri del Lavoro”, e del processo di selezio- ne basato esclusivamente sul merito. Un investimento proficuo? Per il presidente Sella non ci sono dubbi e, come ha affermato concludendo il proprio intervento, “i numeri ci confortano. Da una ricerca con- dotta sugli oltre 600 laureati del Collegio, emerge che i tempi di inserimento nel mondo del lavoro sono bre- vissimi. Accedono al mondo del lavoro, in meno di un mese, 6 neolaureati del Collegio su 10, a fronte di una media del 34% degli altri Collegi Universitari di Merito. Si registrano inoltre carriere di rilievo nel mondo del- le imprese e delle attività produttive, delle professioni e della Pubblica amministrazione, posizioni apicali nel- le magistrature, negli organi costituzionali e in organi- smi internazionali”. La cerimonia si è conclusa con la premiazione degli otto neolaureati del Collegio, che hanno tutti concluso il per- corso di studi con il massimo dei voti. (S.T.) 97 VITA ASSOCIATIVA Civiltà del Lavoro | maggio • giugno • luglio 2024

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