11 Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2024 PRIMO PIANO l saluto più cordiale a tutti i presenti e, particolarmente, ai nuovi Cavalieri del Lavoro, che hanno appena ricevuto le insegne a coronamento dell’impegno dispiegato per la crescita delle loro aziende e, allo stesso tempo, per lo sviluppo economico e per quello sociale del nostro Paese, accrescendo il prestigio dell’Italia nel mondo. Un augurio, con grande calore, agli Alfieri del Lavoro che hanno conseguito negli studi risultati di eccellenza, come abbiamo ascoltato. Davanti a loro si apre adesso il cammino universitario. Saranno, certamente, anni che ricorderete con entusiasmo. Anni di studio e di impegno. E, insieme, di crescita e di costruzione del vostro futuro. È un aspetto felice di questa cerimonia l’incontro tra donne e uomini che hanno avuto successo nell’attività imprenditoriale, che hanno innovato e han creato lavoro, e giovani che si sono distinti nella scuola e rappresentano – insieme a tanti altri che hanno ben studiato - una promessa per il domani della nostra comunità nazionale. Successi e promesse riguardano, ovviamente, le biografie di ciascuno, e, tuttavia, l’incontro tra generazioni pone in rilievo suoi riflessi sociali: pone anzitutto in evidenza il valore di esempio, di dialogo, di aiuto nella formazione, di messa in comune delle conoscenze e delle esperienze. Si riflette meno del dovuto sulle conseguenze per le giovani generazioni delle impetuose trasformazioni del nostro tempo e degli squilibri che rischiano di penalizzare il tempo che vivranno. Certo, eventi straordinari come le guerre, le pandemie, le catastrofi naturali, possono intervenire, deviando il corso della storia, ma l’investimento sui giovani, rappresenta semplicemente il futuro. Appare singolare che l’innalzamento della vita e delle sue aspettative, e quello dell’età media della popolazione, conseguenza, questo aspetto, dell’inverno demografico, si traducano in un più lento, e sovente più arduo, inserimento nella società, nel mondo del lavoro. Nella fascia d’età compresa tra i 20 e i 34 anni lo scarto sul mercato del lavoro rispetto alla media dell’Unione europea è di 13 punti percentuali a danno dei giovani italiani. Questo squilibrio accresce i rischi di emorragia verso l’estero di energie preziosissime. Non sono gli egoismi e le chiusure a promuovere e governare crescita e progresso. Vorrei dire ai giovani: prendetevi il futuro. Non è un gesto di egotismo. Al contrario, è risposta all’appello alla responsabilità e all’impegno. I Cavalieri del Lavoro sono interpreti della “funzione sociale” dell’impresa. Ce lo ricordano, nella Costituzione, gli articoli 41, 42 e 46, nel ribadire la libertà di iniziativa economica e il ruolo dei lavoratori nel collaborare alla gestione delle aziende “ai fini dell’elevazione economica e sociale del lavoro”. Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica I di Sergio MATTARELLA Imprese motrici di BENESSERE DIFFUSO
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