Civiltà del Lavoro, n. 4-5/2024

14 PRIMO PIANO Civiltà del Lavoro | settembre • ottobre 2024 per me un grande onore essere qui, al cospetto dei neo Cavalieri del Lavoro, donne e uomini che con tenacia, passione e visione hanno contribuito al progresso del Paese. Oggi, infatti, celebriamo non solo l’affermazione dei singoli, ma il valore dell’onorificenza, basata sul successo imprenditoriale come fattore di crescita economica, sociale e di benessere diffuso. Il Presidente della Repubblica – che ringrazio – nel conferire oggi la prestigiosa onorificenza, ci indica alla considerazione pubblica, legando al valore del merito i nostri nomi, quelli di voi neo Cavalieri del Lavoro e quelli di voi Alfieri del Lavoro, giovani brillanti selezionati tra i venticinque migliori studenti d’Italia. Sul lavoro, istitutivo del nostro Ordine, mi permetto di riprendere una frase pronunciata da Lei, Signor Presidente, nel suo intervento per la Festa del Primo Maggio a Cosenza: “Il lavoro è legato in maniera indissolubile alla persona e alla sua dignità. E proprio la connessione con la realizzazione della personalità umana conferisce al lavoro un significato ben più grande di un bene economico. Il lavoro è infatti elemento costitutivo del destino comune”. Queste sue parole indicano il lavoro come elemento fondativo della nostra comunità. E allora la domanda è: come possiamo migliorare le forme e l’organizzazione del lavoro per riuscire a ottenere maggiore gratificazione come “persone” e contribuire a far progredire il nostro “destino comune”? Lo possiamo fare grazie all’impegno assoluto, al lavoro, alla dedizione, al sacrificio, alla passione che alimentano il sacro fuoco del nostro essere imprenditori. Molti Cavalieri del Lavoro, laureati o non laureati (e non si registra una predominanza di laureati), hanno fatto la gavetta, cioè hanno iniziato a lavorare dalle mansioni più semplici, che non è affatto una diminuito, ma una condizione che consente di raggiungere con più efficacia il successo. È ciò che abbiamo imparato nel tempo a dare nutrimento e forza al successo di domani. A differenza di altri settori, l’ascensore sociale nel mondo imprenditoriale è molto forte. Maurizio Sella, Presidente della Federazione Nazionale dei Cavalieri del Lavoro Il successo sia fattore di CRESCITA SOCIALE È di Maurizio SELLA Principi democratici e progresso economico si tengono tra loro uniti. Il miracolo economico italiano del secondo dopoguerra è figlio di un Paese che torna alla libertà e rifiuta il dirigismo

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